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È arrivata Apple Arcade, a dare battaglia a Google Stadia in un campo da 196 miliardi di dollari. Ma Vodafone è pronta con il 5G gaming

Dopo la piattaforma dedicata ai contenuti televisivi, Apple TV+, che vedrà la luce in Italia il primo novembre, è ora il turno di quella dedicata al gaming, Apple Arcade, disponibile nel nostro paese dal 19 di settembre.

La cosa non sorprende: il mercato del gaming va incontro a un’enorme esplosione: in proiezione arriverà a valere nel 2022 circa 196 miliardi di dollari, secondo le stime di Newzoo, e i player del digitale stanno entrando in forze nel comparto.

La nuova piattaforma digitale per iPhone, iPad, Mac e Apple TV punta a valorizzare il mobile gaming grazie a un approccio in stile Netflix o all-you-can-play, rafforzato dalle caratteristiche che i giochi devono possedere per accedere all’elenco dei titoli disponibili: parliamo di produzioni di tipo premium, prive di microtransazioni e utilizzabili anche offline.

A fronte di un prezzo pari a 4,99 euro al mese, questo servizio consente di scaricare e utilizzare un ampio numero di giochi compatibili con iPhone, iPad (dal 24 settembre), Mac e Apple TV (dal 30 settembre). Il primo mese è gratis, per farsi un’idea delle caratteristiche di questa piattaforma digitale. Inizialmente saranno accessibili più di 100 giochi e Apple aumenterà, progressivamente, il parco di quelli inclusi nell’abbonamento, grazie alla promessa collaborazione con sviluppatori come Hironobu Sakaguchi e Ken Wong.

Il principale concorrente di Apple Arcade è Google Stadia, che sarà disponibile in Italia nel mese di novembre, in contemporanea con gli Stati Uniti (esclusi le Hawaii e Guam) e il Canada, e altri paesi europei, come Regno Unito, Francia e Germania.

Il prezzo previsto è di 9,99 euro/mese (nel 2020 è previsto l’arrivo anche di una formula gratuita), ma questa non è l’unica differenza con Arcade: la versione mobile di Google Stadia (quindi sia quella tablet che quella smartphone) non supporterà i controlli via touchscreen. Sarà quindi obbligatorio utilizzare un controller, Stadia o compatibile.

Come la piattaforma della Mela, anche Google Arcade permette di giocare tramite streaming, senza dover possedere un hardware abbastanza potente da riprodurre il videogame scelto. La qualità visiva è funzione della connessione di cui si dispone: si va da un minimo di 10 Mbps per una risoluzione di 720p ad almeno 35 Mbps per il 4K.

L’obiettivo di stadia è quello di rendere il servizio accessibile a chiunque: ci si può accedere da smartphone, da tablet, da PC, da Mac, da Chromebook o da un televisore con Chromecast Ultra. Il principio di base è sempre quello del cloud gaming. Inoltre, grazie all’Instant Play e al rapporto privilegiato con YouTube sarà possibile guardare un trailer di un videogioco, schiacciare il pulsante Play ed essere catapultati immediatamente nel vivo dell’azione.

Stadia e YouTube, infine, sono destinati a diventare le due facce del cloud gaming: da una parte c’è l’esperienza di gioco diretta, dall’altra c’è quella indiretta delle immagini di gameplay.

E questo aspetto ci porta ad altri due protagonisti del gaming online, le piattaforme di Microsoft Xbox, Mixer, e di Amazon, Twitch, che attualmente stanno lottando senza esclusione di colpi per guadagnare la supremazia, come dimostra anche il passaggio a Mixer di Tyler “Ninja” Blevins per 50 milioni di dollari.

Mixer è una piattaforma per giocare in live streaming e trasmettere la propria sessione di gioco con tutti gli utenti in diretta, compatibile con PC e Xbox, ed è semplice da utilizzare, grazie all’integrazione completa con le dashboard di Xbox One e Windows 10, facilitando la trasmissione dei contenuti in diretta streaming.

Perché questa è per il momento ciò che fa la differenza: la visione online del gaming fatto da altri player. Twitch, infatti, è progettato per essere una piattaforma per i tornei sportivi di eSports, sessioni di videogiochi fatte da videogiocatori professionisti o amatoriali e i talk show relativi ai giochi, visibili live oppure on demand.

Ma all’orizzonte online si staglia un nuovo possibile competitor: il 5g degli operatori telefonici. In occasione della Games Week di Milano (27-29 settembre), ad esempio, Vodafone lancerà Game Now, il primo dei servizi dedicati ai consumatori che sfruttano il 5G ad arrivare nel nostro Paese: un ecosistema di gioco basato interamente sullo streaming mobile di quinta generazione.

La piattaforma sarà fruibile a scalare anche con altri tipi di connettività. E verrà resa disponibile, solo per i clienti Vodafone, nelle prossime settimane con una sessantina di giochi a catalogo al lancio e un mese di prova gratuito. Il prezzo dell’abbonamento mensile è invece ancora da definire.

La battaglia dei giganti è aperta, dunque, ma è ancora lontanissima dal poter indicare quale sarà il vincitore finale