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Comunicare e vendere online in Cina: Triboo e Fondazione Cina protagoniste alla Digital China Week insieme ai principali player del digitale

Dai social media all’esplosione del fenomeno live-streaming, dal ruolo degli influencer ai numeri incredibili dell’eCommerce: durante la Digital China Week gli esperti presenteranno i principali trend, i canali digitali e le strategie da adottare per promuovere in maniera strategica il proprio brand e per vendere i propri prodotti online in Cina.

Triboo, tramite la controllata East Media, agenzia specializzata in Digital Marketing ed eCommerce per i mercati di Cina, Russia e Corea del Sud, è protagonista, insieme alla Fondazione Italia Cina – organizzazione che supporta istituzioni e imprese per promuovere gli scambi tra Italia e Cina – e ai principali player del mondo del digitale tra i quali Alibaba Group, azienda tecnologica che serve quasi 900 milioni di consumatori attivi in Cina, e Douyin, nella tre giorni di formazione online sul mercato cinese.

Attraverso gli interventi in programma sarà possibile comprendere meglio quali sono le peculiarità e le best practice per avviare un business digitale di successo in Cina, quali sono gli strumenti necessari per poter approcciare questo mercato complesso e quali sono i passi da compiere per implementare una strategia vincente di internazionalizzazione, senza incorrere in errori di comunicazione.

Digital China Week – Iscrizione e Programma

“La Cina rappresenta un’opportunità irrinunciabile per le imprese italiane che puntano a espandersi nei mercati internazionali. Per poterle cogliere al meglio ed essere competitivi, è importante conoscere l’ecosistema locale, le abitudini e le dinamiche socio-culturali degli oltre 800 milioni di consumatori che acquistano prodotti di qualsiasi categoria merceologica dai nostri marketplace Tmall e Tmall Global, utilizzando Alipay come modalità di pagamento. Con oltre 350 aziende italiane con più di mille brand sulle nostre piattaforme, Alibaba ha maturato una profonda conoscenza del valore e del potenziale del made in Italy e la nostra partecipazione alla Digital China Week si inserisce proprio nella nostra strategia di aprire le porte ai marchi e alle PMI italiane mostrando loro un percorso di digitalizzazione e internazionalizzazione verso la Cina”, dichiara nella nota Rodrigo Cipriani Foresio, General Manager Alibaba e Country Manager Alipay South Europe.

Mario Boselli, Presidente della Fondazione Italia Cina, commenta: “La digitalizzazione è stata una delle rivoluzioni più importanti degli ultimi secoli perché, come l’elettricità, ha coinvolto tutti i settori della nostra vita. Quello che è accaduto nell’ultimo anno e mezzo ha confermato quanto sia diventato indispensabile ormai interagire utilizzando piattaforme digitali che ci permettono di comunicare, fare acquisti e ottenere informazioni pure su lunghe distanze. Anche in questo la Cina è stata pioniera, così come nella ripresa post-pandemia: quanto accade in quel Paese ha effetti immediati e profondi sul resto del mondo, per questo possiamo essere sicuri che la ripartenza asiatica sarà ben presto seguita da una ripartenza a livello mondiale. Le aziende devono dunque essere formate in questo ambito e pronte a cogliere tutte le occasioni che gli si porranno davanti. Perché chi non lo farà resterà inevitabilmente indietro. E noi come Fondazione Italia Cina intendiamo favorire questo processo di apprendimento creando iniziative ad hoc a disposizione di Soci e imprese”.

Emanuele Vitali, Co-Founder di East Media, aggiunge: “Il digitale in Cina rappresenta un vero e proprio stile di vita, permeando la quotidianità di milioni di persone con piattaforme differenti da quelli occidentali e tendenze che nascono qui prima di altrove: pensiamo alla società cashless piuttosto che al fenomeno del live streaming o del social commerce. East Media è da sempre il punto di riferimento per le aziende italiane che vedono la Cina come un mercato strategico. Un partner certificato dai principali player cinesi, che avvicina i brand al consumatore finale con un team interculturale nelle sedi di Milano e Shanghai”.