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Awin a supporto dell’Affiliation anche in questa crisi generalizzata. A breve il lancio di Awin Access

Il Covid-19 fa sentire i suoi effetti anche su un mercato – quello dell’Affiliation – dove i numeri presentano indicazioni contrastanti: sicuramente l’eCommerce è in forte crescita, visto il lockdown che investe tutti, ma questa domanda di colpo divenuta eccessiva costringe gli operatori a riprogrammare le proprie delivery in vista delle nuove priorità. Amazon, ad esempio, ha tagliato drasticamente gli investimenti in pubblicità, in primis Google Adwords, ha sospeso i servizi Prime per alcune categorie di prodotti, e ha rivisto, a partire del 21 Aprile, le commissioni riconosciute ai propri partner, oltre a aver ridotto i servizi di logistica contro terzi.

“I dati raccolti in questo ultimo periodo ci hanno rivelato un insight interessante”, scrive Caterina Poppi, Marketing & Communication Manager di AWIN Italia sul sito della società: “l’approvazione delle domande d’iscrizione al nostro network è raddoppiata da quando il lockdown è entrato in vigore nei paesi europei. A partire da metà marzo circa infatti, il totale delle domande d’iscrizione alla nostra piattaforma è aumentato dell’80%, prima di avere un’altra accelerazione in aprile. Questa situazione si è verificata anche in concomitanza all’annuncio di Amazon, che ha deciso d’interrompere numerose partnership, molte di lunga data, con alcuni dei suoi editori. A questa decisione ha fatto seguito la notizia che le commissioni del programma di affiliazione di Amazon sarebbero state tagliate fino all’80%. Tutto questo ha portato un aumento del 150% delle domande d’iscrizione su Awin, rispetto alla media di gennaio e febbraio”.

Il coronavirus ha decimato gli investimenti di marketing in tutto il mondo. Secondo un recente sondaggio condotto da IAB US su 400 aziende, il 74% ritiene che la pandemia avrà un impatto maggiore rispetto alla crisi finanziaria del 2008, e sette aziende su dieci hanno messo in pausa o adeguato di conseguenza la spesa pubblicitaria prevista. Una su quattro ha fermato tutta la pubblicità fino alla fine di giugno e, pur essendo tradizionalmente resistente ai cambiamenti, anche la spesa nel digital è diminuita del 33%.

“Anche l’affiliate marketing ne ha risentito e brand molto conosciuti, come l’americano Macy’s, hanno sospeso i loro programmi di affiliazione. In particolare il settore viaggi, ovviamente, è quello che ha subito le maggiori perdite, ma nonostante ciò Awin sta continuando a svolgere più del 95% delle sue attività come di consueto, offrendo ai tanti nuovi editori l’opportunità di colmare gap di fatturato che potrebbero avere da altri canali”.

L’acquisto di beni, ma anche servizi, online sta registrando una domanda (e una crescita) senza precedenti. Ad esempio nel nostro paese il 12% degli italiani ha usato per la prima volta il canale digitale per fare la spesa e i volumi degli ordini sono raddoppiati. L’eCommerce infatti in Italia ha continuato a crescere anno dopo anno, senza subire crisi, neanche nel 2008, e oggi si sta assestando su una crescita del 20% YoY: l’eCommerce sta quindi rubando spazio al retail tradizionale e sta trainando i consumi anche in un momento delicato come questo.

“Nel frattempo, molti editori devono affrontare un calo delle entrate poiché il blacklisting delle parole chiave legate al coronavirus sta portando al conseguente blocco delle pubblicità display e a una riduzione dei volumi”, prosegue Poppi. “Alcuni di questi siti facevano affidamento anche sul programma di affiliazione di Amazon e dunque ben si spiega questa nuova attenzione rivolta ad altre forme di affiliate marketing, fino ad ora inesplorate. L’affiliazione quindi si sta dimostrando un canale interessante e facilmente percorribile sia per gli editori ma anche per i brand, come dimostra l’aumento delle richieste di collaborazione lato advertiser e il successo del nuovo progetto Awin Access, pronto a partire anche in Italia”.

“Come parte della strategia di onboarding e supporto ai publisher”, è la conclusione, “Awin ha formato una taskforce per accelerare tutte le application e dare una risposta entro 24 ore, lo stesso sta facendo per velocizzare i tempi di approvazione sui vari programmi degli advertiser. È stato inoltre creato uno strumento di ricerca del prodotto (Product Finder) per aiutare gli editori a trovare articoli specifici con i deeplink di accompagnamento”.