Gli Esports tornano al centro del dibattito della politica: nell’indagine redatta dalle commissioni Lavoro e Cultura della Camera dei Deputati compare anche la figura del videogiocatore professionista nelle professioni da inserire nell’ambito sportivo.
Luigi Caputo, Founder e Ceo dell’Osservatorio Italiano Esports, è intervenuto nel corso delle audizioni promosse dalle commissioni per sottolineare l’importanza di una regolamentazione del sistema. In particolare ha avanzato una disciplina per i videogiocatori professionisti, chiedendo che questa venga inserita nella riforma dello sport per riconoscere la figura dei pro player e definirne diritti e tutele.
Sono state otto le sedute di audizione svolte dalle commissioni, nel corso delle quali sono intervenuti anche il ministro per lo sport e i giovani Andrea Abodi, il ministro del lavoro e delle politiche sociali Marina Elvira Calderone, il presidente e amministratore delegato di Sport e salute s.p.a. Vito Cozzoli e il presidente del Coni Giovanni Malagò, oltre a numerosi rappresentanti di associazioni e federazioni sportive.
Il risultato di questo lavoro è stato un documento di 35 pagine dal titolo “Indagine conoscitiva sulle tematiche afferenti al lavoro sportivo”: al suo interno viene fatta una ricostruzione del contesto normativo e delle leggi attualmente in vigore, insieme alla formulazione di alcune proposte relative alle criticità riscontrate. In questo contesto è stata inserita anche la proposta di Caputo, che così ha portato per la prima volta il tema del riconoscimento dei pro player in una sede parlamentare.
Lo scorso 10 ottobre l’Osservatorio Italiano Esports ha anche presentato alla Camera il primo White Paper sugli Esports, un programma in dieci punti scritto con il contributo di oltre 70 operatori in cui vengono illustrate alcune proposte per aiutare lo sviluppo del settore.