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Per Monini il futuro sarà sempre più sostenibile. Tre le macro aree di intervento, dal campo alla bottiglia. Con Lorenzo Marini Group confermata agenzia anche per il 2021

Mariaflora e Zefferino Monini

Monini celebra il suo primo secolo di vita con il ‘Piano di Sostenibilità 2020-2030’, manifesto in tre atti – in campo, nella bottiglia, sulla tua tavola – che si sviluppa nel ‘segno del 10’ e che ambisce a indicare una nuova rotta di sviluppo dell’extravergine.

“Se oggi dovessimo rifare tutto, cambieremmo ben poco di quel che abbiamo fatto ieri”, hanno affermato Maria Flora e Zefferino in occasione della conferenza stampa tenutasi questa mattina online. “Il presente ci impone invece una profonda riflessione: le nuove generazioni ci chiedono a gran voce di dare un contributo per rendere il mondo un posto migliore”.

Monini risponde dunque con il suo Piano di Sostenibilità 2020-2030, strumento attraverso il quale l’azienda ha cercato di mettere nero su bianco le principali sfide del settore – agricola, ambientale, alimentare, produttiva, qualitativa, economica, culturale – con l’obiettivo di contribuire a costruire un futuro più sostenibile, giusto e consapevole.

Il Piano formalizza un impegno costante ed è il risultato di un’operazione di messa a sistema e integrazione di progetti già in corso e in programma, potenziati in un’ottica di lungo periodo.

Il Piano nasce infine con l’obiettivo di comunicare, in modo semplice e a tutti i suoi interlocutori, la strategia che l’azienda intende adottare per contribuire al benessere di questa generazione e di quelle che verranno da qui ai prossimi dieci anni.

Tre le macro-aree:
  1. in campo, focalizzato sul segmento agricolo, primo anello della sostenibilità, che Monini ripensa realizzando un polmone verde nel cuore dell’Italia, investendo nella produzione integrata e biologica e salvaguardando ogni singola goccia d’acqua con sistemi di irrigazione di precisione;
  2. dentro la bottiglia, un percorso verso l’alta qualità garantita al 100%, primo step di una nuova classificazione dell’extravergine basata su criteri quali-quantitativi, verso la tracciabilità dei prodotti, ma anche verso una confezione sempre più leggera, ecologica e realizzata con materiali riciclati;
  3. sulla tua tavola, con progetti a lungo termine di sostegno alla ricerca scientifica in merito alle proprietà nutraceutiche dell’olio extravergine, all’educazione dei consumatori di domani e alla promozione di uno stile di vita sano, equilibrato e sportivo.

Così Maria Flora e Zefferino Monini riassumono il loro impegno: “Vogliamo guardare al futuro sicuri di aver attraversato questo secolo con fiducia e competenza, sempre fedeli alla nostra filosofia: non togliere nulla alla natura e al territorio. Da qui al 2030 ci siamo dati obiettivi stimolanti che allo stesso tempo rappresentano una grande sfida: ripensare non solo la nostra operatività, ma definire azioni concrete che necessitano di un cambiamento culturale diffuso e profondo. La nostra aspirazione è infatti far arrivare sulle tavole di un numero sempre maggiore di consumatori i prodotti di alta qualità, non solo in Italia ma anche nel resto del mondo. Tutto quello che riguarda l’olio extravergine d’oliva ci appassiona da sempre, per questo vorremo diventasse patrimonio di tutti”.

Per ridurre l’impronta ambientale del prodotto, anche la bottiglia sarà ripensata: più leggera, funzionale, realizzata con materiali riciclati e a basso impatto ambientale.

Sul fronte comunicazione, Maria Flora Monini ha confermato a youmark la collaborazione con Lorenzo Marini Group, sigla al lavoro da diversi anni, anche per il 2021, aggiungendo: “dopo l’uscita della recente campagna in fase di lockdown, quello che faremo nei prossimi sei mesi ancora non lo sappiamo. Questa epidemia ci ha insegnato che le pianificazioni a lungo termine non si possono più fare”. Mentre i temi di comunicazione legati alla sostenibilità ha spiegato Andrea Marchelli, Direttore Marketing, “saranno definiti all’interno di un Comitato creato ad hoc”, confermando che la campagna di recente lancio rimarrà la campagna principale, anche perché particolarmente legata al momento che stiamo vivendo.