Il Museo e Real Bosco di Capodimonte avvia con ENGIE la transizione energetica, digitale, economica nel segno della sostenibilità ambientale. Investimento di 45 milioni

In un incontro stampa che si è tenuto venerdì scorso presso il salone delle feste del Museo di Capodimonte, il Museo e Real Bosco di Capodimonte ed ENGIE hanno presentato un Progetto di restauro, riqualificazione, efficienza energetica e valorizzazione nell’ambito del primo Partenariato pubblico-privato (PPP) all’interno del Ministero della Cultura  per la realizzazione delle opere e la gestione integrata dei servizi energetici, tecnologici e multimediali del Real Sito.

La transizione energetica e digitale verrà realizzata grazie ad un partenariato pubblico-privato, il primo in Italia per lo sviluppo e la riqualificazione museale, all’interno del Ministero della Cultura,   attraverso  lo strumento delproject financing, con un importo complessivo dell’investimento pari a 45milioni e 726mila euro, di cui 22,2 milioni di contributo pubblico (pari al 48,57%del totale) e 23,5 milioni di contributo privato (pari al 51,43% del totale). 

Il project financing ha come obiettivo la transizione digitale ed ecologica, nonché la sostenibilità energetica ed economica del Museo e del Real Bosco, in continuità con le quattro missioni identificate all’interno del Masterplan di Capodimonte: tutela del patrimonio e valorizzazione, digitale, ambientale e sociale.  Proprio il Masterplan, redatto nel 2016 dal Direttore Bellenger, costantemente aggiornato, ha l’obiettivo di conciliare il patrimonio artistico museale ed il giardino storico che prima della riforma del 2015 erano gestiti da due differenti istituti. Tale documento ha dato la visione strategica per affrontare le sfide del nuovo millennio che riguardano le future generazioni, attraverso un’operazione in grado di coniugare la tutela del patrimonio e la sua valorizzazione attraverso l’innovazione tecnologica e la sostenibilità energetica.

ENGIE, partner strategico del progetto, garantirà una produzione di energia, attraverso l’utilizzo di fonti rinnovabili, che consentiranno al sito museale di autoprodurre circa il 90% del fabbisogno energetico. Inoltre, si occuperà del restauro e della ri-funzionalizzazione e riqualificazione del Museo e del Real Bosco di Capodimonte sviluppando il progetto approvato dalla Soprintendenza, attraverso una gestione ventennale dei servizi energetici, tecnologici e multimediali oltre che la manutenzione ordinaria e straordinaria di tutti gli impianti.

I principali interventi del progetto

• Sostenibilità energetica: un innovativo impianto fotovoltaico e un impianto di trigenerazione; il sito sarà in grado di autoprodurre il 90% dell’energia elettrica utile al proprio fabbisogno;

• Risparmio energetico complessivo di oltre il 50%;

• Riduzione impatto ambientale con 1700 tonnellate di CO2 complessivamente risparmiate

• Lighting concept: oltre 16mila mq saranno illuminati ridefinendo il concetto di luce per l’arte, garantendo una maggiore tutela delle opere;

• Accoglienza e accessibilità: nuovi spazi e ottimizzazione di quelli esistenti attraverso l’utilizzo di strategie digitali finalizzate alla tutela, alla valorizzazione, alla comunicazione, in grado di rendere più funzionale, confortevole e tecnologica l’esperienza del museale del pubblico e i servizi di accoglienza;

• Cablaggio strutturato tra il Real Bosco e la Reggia per dotare il Parco e tutti gli edifici storici della rete Wi-Fi, con la predisposizione di impianti per l’illuminazione, la videosorveglianza e la sensoristica ambientale di prevenzione dei rischi connessi alle vulnerabilità del Sito.

Due anni di lavori (2023-2025) 

L’intero progetto di restauro, riqualificazione, efficienza energetica e valorizzazione, partirà entro la fine settembre e terminerà a dicembre 2025. Il cronoprogramma prevede una cantierizzazione in fasi in modo da prevedere la chiusura solo di alcune aree del museo che rimarrà aperto al pubblico durante tutta la durata dei lavori.

I progettisti dell’intero intervento sono gli architetti napoletani Corvino+Multari (Medaglia d’Oro al Restauro alla Triennale di Milano nel 2006 e vincitori del Premio Nazionale Inarch nel 2023) coordinatori del RPT incaricato con RINA Consulting, Climosfera e A3S per tutti gli aspetti di Engineering.

All’interno del progetto e in linea con le missioni strategiche del Ministero della Cultura sia in tema di gestione, di valorizzazione che di promozione, Magister Art ha progettato e sviluppato l’insieme integrato di servizi digitali, con il focus sull’accoglienza e l’accessibilità, grazie all’implementazione di soluzioni tecnologiche di nuova generazione, in linea con l’ambizione del Museo di perseguire la sua complessiva Transizione Digitale.

 Pubblicato e aggiudicato da Invitalia (Agenzia nazionale per gli investimenti e lo sviluppo economico), il project financing ha consentito all’Amministrazione Centrale e all’Amministrazione del Museo di introdurre per la prima volta un intervento di tale levatura all’interno del Ministero della Cultura, strumento per l’integrazione delle competenze tra Pubblico e Privato.

Tale iniziativa a lungo termine, attuata attraverso una concessione ventennale, renderà Capodimonte uno dei musei più avanzati in Europa in termini di tecnologia e di gestione, in grado di affrontare le sfide del futuro.