Corba 5 Cerchi per rigenerare le periferie ispirandosi ai valori dello sport. Con Rossignol a Milano il murales dedicato a Federica Brignone

Lo sport come occasione di riscatto, per un quartiere e per le persone che lo popolano. Ovvero rigenerare le periferie ispirandosi ai valori dello sport che incontrano quelli di valorizzazione dei luoghi, identità e bellezza promossi dall arte urbana.

È questa l’eredità che il progetto Corba 5 Cerchi vuole lasciare al quartiere Corba della metropoli lombarda: promuovere un’idea di sostenibilità e inclusività declinata tramite i valori positivi dello sport, in un area periferica ma dalle radici storiche e culturali, come quella del Giambellino.

Sulle facciate cieche delle case popolari verranno realizzati dei murales dedicati agli sport olimpici trasformando il quartiere in un distretto dell arte, in avvicinamento ai Giochi Olimpici 2026.

I primi sei sono gi à stati realizzati e il 19 maggio verrà inaugurata la nuova opera, dedicata alla campionessa di sci Federica Brignone vincitrice, tra le altre, della Coppa del Mondo di sci 2020, unica atleta nella storia italiana a essere riuscita a guadagnare una coppa generale.

L’opera di urban art misura come tutte le altre 10 metri x 12 ed è stata realizzata dall’artista SteReal (Stefania Marchetto, street artist milanese) con il sostegno di Rossignol, produzione e commercializzazione di attrezzatura per gli sport invernali, che fornisce gli sci fin dall inizio della carriera della campionessa valdostana.

L’inaugurazione avrà luogo venerdì 19 maggio alle ore 10 in Via degli Oleandri, angolo Cascina Corba, alla presenza dell’atleta, delle istituzioni e di Rossignol.

Il progetto Corba 5 Cerchi è sviluppato dall’associazione Stradedarts di Milano, che collabora dal 1998 con molti tra i migliori artisti italiani legati al mondo dei Graffiti Writing e della Street Art.

Il progetto rappresenta un caso di collaborazione tra i diversi attori del territorio a partire dal Municipio 6 del Comune di Milano, che patrocina l’iniziativa, fino ai brand che sposano il potenziale dell’arte urbana come forma artistica che contribuisce a creare impatto sociale. Advisor e Communication Partner del progetto, sin dal suo lancio, è Brand for the City realtà che si occupa di brand urbanism, di coinvolgere quindi i brand in progetti di ripensamento e rigenerazione delle città promuovendo un modello di sinergia tra pubblico, privato e territorio.