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SIAE: spettacoli oltre 4 miliardi. Taylor Swift muove l’1% del Pil. Il cinema nel 2025 +11%, aspettando Zalone

È un messaggio positivo quello che arriva dalla presentazione del Rapporto SIAE sugli spettacoli che è stato presentato il 16 luglio a Roma, alla Fondazione Civita a Piazza Venezia. Importante sottolineare come, che si tratti di cinema così come di concerti o spettacoli, lo spartiacque è la qualità

“Siamo tornati a una fase di normalità” ha dichiarato in apertura Salvo Nastasi, Presidente SIAE. “Così non faremo più paragoni con i tempi della pandemia, ma semplicemente con l’anno precedente. Quando l’offerta culturale è adeguata, gli spettatori ci sono”.

Spettacoli, un business da 4 miliardi di euro

I dati del 2024 ci presentano un comparto dello spettacolo, dell’intrattenimento e dello sport in consolidamento. L’offerta è in crescita: il mondo degli spettacoli ha segnato 3,4 milioni di eventi, 253,5 milioni di spettatori e oltre 4 miliardi di euro di incassi. “È un risultato che viene raggiunto non con una crescita della spesa media, ma con una crescita della partecipazione” ha spiegato Angela Tibaldi, Vice Presidente PTSCLAS. “E, soprattutto c’è una grande capillarità di eventi, che si sono tenuti in oltre in 6700 comuni d’Italia”. Per la precisione sono stati 6743 i comuni in cui si è tenuto almeno uno spettacolo, e questo significa l’85,4% del totale dei comuni italiani.

Concerti: un affare da 989,3 milioni di euro

Tanti sono i milioni di euro spesi dal pubblico per i concerti, un dato che segna un +1,4% rispetto al 2023. Ma quando parliamo di generi musicali, un dato è sorprendente: quello del jazz, che segna una grande crescita, +18% rispetto allo scorso anno. “È un dato che ci racconta una disseminazione di eventi dalle misure più contenute” commenta Angela Tibaldi. “Sul jazz si distinguono l’Umbria e la Sardegna, che hanno saputo intercettare un pubblico particolare, con l’organizzazione di eventi, anche destagionalizzati”.

Concerti e Pil

Il mondo dei concerti ha registrato 65,5 mila spettacoli (+6,3% rispetto al 2023) per un totale di 29 milioni di spettatori (+2,9%). Fanno sensazione i 612 mila per il tour Vasco Live 2024, ma anche gli oltre 220 mila per i concerti di musica classica all’Auditorium Parco della Musica di Roma. Ma chi sono i campioni d’incassi? Tenete presente che queste classifiche tendono a premiare gli eventi unici, quindi le star internazionali, rispetto a quegli artisti, soprattutto italiani, che fanno tour in molte date. La classifica per spesa al botteghino del 2024 vede in testa gli AC/DC alla RCF Arena di Reggio Emilia, seguito dalle 4 date dei Coldplay allo Stadio Olimpico di Roma. Ancora, i Metallica, Travis Scott, i Rammstein e i due concerti di Taylor Swift a Milano. La classifica per spettatori vede in testa sempre gli AC/DC, seguiti da Green Day, Metallica, Travis Scott, Lana Del Rey e Stray Kids all’Ippodromo del Trotto a Milano (Coca Cola I-Days Festival), dai due concerti di Taylor Swift a San Siro e da Max Pezzali e i Coldplay allo Stadio Olimpico. “Gli stadi potevano essere un’eccezione per gli artisti italiani, oggi sono la norma” commenta Matteo Fedeli, Direttore Generale SIAE. “E sono riempiti anche da un pubblico che non è italiano. E questo è un motore per il PIL: ospitare eventi internazionali porta molto all’indotto. Taylor Swift è valsa un punto percentuale di PIL”.

Cinema: incassi per 539,5 milioni di euro

E veniamo al cinema. Gli operatori stanno lavorando e facendo crescere la proposta. Il numero di spettacoli è cresciuto, ma la risposta del pubblico e degli incassi rimane stabile rispetto all’anno precedente. È un settore che è evidentemente cambiato nelle abitudini di fruizione. Cresce la fruizione dei servizi on demand, e questo è un dato di fatto. I dati SIAE ci parlano di 2,7 milioni di spettacoli cinematografici (+6% rispetto al 2023) e 73,5 milioni di spettatori (-1%). La spesa per il cinema è stata di 539,5 milioni di euro (+0,6). La spesa media a spettatore è di 7,34 euro, praticamente il costo del biglietto di un film. I dati confortanti sono i 16,5 milioni di spettatori nei mesi estivi e il fatto che sono 1.311 i comuni italiani in cui si è svolta almeno uno spettacolo cinematografico

I primi 3 titoli sono film d’animazione. La Gen Z va al cinema se è evento

Ma chi sono i campioni d’incasso? I dati vedono ai primi posti i grandi film d’animazione internazionali, ed è un dato che ci dice che La Generazione Z è interessata anche al cinema e non fruisce di contenuti soltanto sulle piattaforme. Ci conferma che al cinema funziona il film evento, quello che non si può aspettare di vedere. I primi dieci titoli per incassi al botteghino sono Inside Out 2, Oceania 2, Cattivissimo Me 4, Deadpool & Wolverine, Mufasa – Il Re Leone, Kung Fu Panda 4, Dune Parte Due, Il Gladiatore II, Il ragazzo dai pantaloni rosa e Povere creature!. L’animazione rimane vincente, dunque. “Ma la sfida per operatori ed esercenti è trasformare i giovani che fruiscono dell’esperienza dei film d’animazione in futuri appassionati che e possano alimentare gli incassi del mondo del cinema”, come ha suggerito Angela Tibaldi. I primi dieci titoli italiani sono: Il ragazzo dai pantaloni rosa, Un mondo a parte, Parthenope, Io e te dobbiamo parlare, Diamanti, Succede anche nelle migliori famiglie Napoli – New York, C’è ancora domani, I soliti idioti 3, Berlinguer – La grande ambizione. Il dato importante è che nei primi 5 mesi del 2025 il cinema segna un +11% cento sui primi 5 mesi del 2024. E a fine anno uscirà il film di Checco Zalone che renderà il 2025 un anno speciale.

Teatro: 578,64 milioni di euro di spesa

Il comparto del teatro è variegato: prosa, lirica, balletto, musical, circo, burattini e marionette. Nel suo complesso ha segnato 153.014 spettacoli, (+4,5%) e 578,64 milioni di euro di spesa (+7%) per 28,3 milioni di spettatori (+7,2%). Sono 2,1 milioni gli spettatori nella lirica (-0,8%). L’incasso medio di un evento di rivista e musical è 21.530 euro (+21,6%), la spesa per la prosa è di 283,9 milioni di euro (+8,8%). Un teatro che cresce non è uno dei trend a cui eravamo abituati. E non è un fenomeno legato solo ai grandi teatri, ma a una serie di spettacoli che avvengono in più di 3mila comuni in tutta Italia. Non è un fenomeno che finisce con una generazione, ma prende anche su generazioni su cui il teatro non aveva avuto un grande appeal. Il +13% del balletto è dovuto al nostro mitico Roberto Bolle.

L’effetto Sinner sugli sport individuali: +30% di spettatori

Così come i risultati dello sport individuale, che si scrive così ma si legge ‘tennis’ sono dovuti a quel fenomeno di Jannik Sinner. Il primato, per ora, rimane del calcio, che raccoglie oltre l’80% del pubblico. In particolare, l’offerta di sport di squadra al sud (95%) è solo il calcio. Lo sport vale 80,3 mila spettacoli (+4,9%) e 38,1 milioni di spettatori (+3,7%). Il dato interessante, come dicevamo è il +30% di quelli che seguono sport individuali. “È dovuto al grande Jannik Sinner, che sta mettendo in crisi anche il mondo del calcio, quello che faceva i grandi numeri, ma anche a Musetti e Jasmine Paolini. Come è avvenuto per Djokovic in Serbia, questi grandi nomi hanno un effetto traino”. Spiega Fedeli. I numeri ci parlano di 186.400 spettatori al Centrale del Foro Italico per gli Internazionali d’Italia di tennis (+29%) e di 178.965 alle ATP Finals di Torino (+1,7%). Il tutto alla vigilia delle Olimpiadi di Cortina Milano 2026.