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Planetaria 2025, con SuperHumans e Stefano Accorsi per parlare di ambiente e futuro

A Firenze torna l'evento che racconta la sostenibilità con spettacoli, conferenze e performance musicali. Sul palco attrici come Matilda De Angelis e Pilar Fogliati, giovani artisti come Ariete e Alfa e scienziati di primo piano
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da sx: Giulio Boccaletti, Stefano Accorsi, Claudia Pasquero, Filippo Gentili , Paolo Platania

“È una grande alleanza tra scienza e arte per raccontare storie legate ai grandi cambiamenti del mondo e la sostenibilità in un modo completamente nuovo, così che possano arrivare al cuore delle persone e costruire dei meccanismi di cambiamento”. Così Paolo Platania, Managing Director e partner di SUPERHUMANS, ha presentato la seconda edizione di ‘Planetaria – Storie che parlano al futuro’, tre giorni dove scienza e arte si incontrano per raccontare il mondo che cambia, che si terrà dal 26 al 28 settembre a Firenze, con la direzione artistica di Stefano Accorsi, nel Teatro della Pergola e presso la casa della cultura Giunti Odeon – Libreria e Cinema. La nuova edizione è stata presentata oggi a Roma presso la sede di SuperHumans, in via dei Magazzini Generali 31.

Un’agenzia oggi deve stare nell’arena dei contenuti

L’organizzazione di Planetaria, evento culturale ma anche piattaforma di comunicazione per i brand, e ora anche vero e proprio progetto editoriale, è la prova che oggi un’agenzia di comunicazione può, e deve, occuparsi anche di contenuti ‘alti’, come la scienza, la sostenibilità, la cura per l’ambiente. “Credo che un’agenzia contemporanea oggi abbia una grande necessità di stare nell’arena dei contenuti” ci ha spiegato Platania. “Che sono un terreno ormai imprescindibile sia per il mondo delle imprese che per quello dei media. Per noi era importante identificare un’area dove poter sviluppare un progetto originale e quindi dove costruire dei rapporti con le imprese diversi da quelli che si instaurano nel mondo della commessa classica agenzia/cliente. Qui siamo noi gli owner di un contenuto e sono le aziende a salire a bordo nelle forme che progettiamo insieme a loro. È un rapporto diverso e invertito rispetto a un classico meccanismo dove siamo coinvolti come un fornitore”. “All’interno dell’arena dei contenuti oggi crediamo che si possa giocare una partita più interessante, meno da commodity ma lavorando su un progetto originale che ha una forza unica” continua. “Quel tipo di messaggio e di conversazione la fai tu e non la fanno altri: le imprese interessate la possono fare solo con te”.

È il momento giusto per parlare in modo diverso con i brand

Il rapporto con i brand, in questo modo, è ribaltato, ricostruito, completamente rinnovato. Ma come reagiscono i brand? “È un rapporto in evoluzione, anche noi lo stiamo scoprendo”. Ci risponde Platania. “È la seconda edizione di Planetaria, e quest’anno lanciamo la vera espansione fuori dal festival per farla diventare una vera piattaforma editoriale. Avrà un progetto che si svilupperà attraverso contenuti social, digital e per la televisione; staccheremo una parte degli eventi e degli spettacoli che diventeranno delle tournee, sviluppiamo eventi verticali all’interno delle aziende. Se lavori su un asset che è un brand, nel momento in cui costituisce la sua forza, la capacità di costruire delle derivate da quel brand è molto grande. E può essere un motivo di investimento molto interessante. Il rapporto con le aziende che stiamo costruendo in questi anni è molto diverso e anche molto divertente: si riescono a progettare e costruire insieme dei meccanismi che prima – nel momento in cui sei semplicemente commissionato per raccontare una loro storia – eri meno libero di proporre. Questo tipo di relazioni si stanno sviluppando: è il momento giusto per parlare in modo diverso con i brand. Che stanno imparando come interagire con piattaforme di questo tipo per creare grandi narrazioni con questi strumenti”.

Lo storytelling: raccontare storie per arrivare a tutti

Platania ha utilizzato una parola chiave come contenuto. L’altra parola chiave è storytelling, narrazione. Lo scorso anno Stefano Accorsi ci aveva raccontato che non c’è niente di più potente del raccontare una storia. “Il fatto di creare storie è stato proprio l’origine dell’insight su cui siamo partiti per Planetaria” ci spiega Platania. “Inventare un modo per poter raccontare queste storie legate ai temi di sostenibilità, ambiente, impatto sociale in un modo che arrivasse realmente alle persone: uno storytelling efficace. Oggi si parla tanto di storytelling, ma c’è un problema di entropia, è un mondo troppo ampio ed eccessivo, ed è difficile districarsi tra tutti i contenuti. Aver costruito questa grande alleanza tra scienza ed arte e avere una grande comunità di attori e artisti a partire da Stefano Accorsi per arrivare a Matilda De Angelis e Nicolas Maupas fa sì che sia una chiave molto potente. Alla fine la nostra missione non è spiegare cos’è la sostenibilità, né come si salva il pianeta, ma raccontare delle storie in un modo tale da arrivare anche a chi l’argomento poteva sembrare potenzialmente un po’ noioso e distante”. Lo storytelling può anche far sedimentare un messaggio che, attraverso altre forme di comunicazione, potrebbe scorrere senza lasciare traccia. “L’arte è un vestito per far arrivare quel messaggio più lontano: qualcosa che tocca le emozioni e che arriva e si sedimenta”, ci risponde Platania.

Stefano Accorsi: un aggregatore di forze creative

Storytelling, in questo caso, è sinonimo di Stefano Accorsi, un attore, ma anche un perfetto testimonial. “È un artista, un attore eccezionale e anche un partner” concorda Platania. “È coinvolto in prima persona: lui, insieme a Filippo Gentili, ha avuto la prima intuizione di costruire questo meccanismo di storytelling, su cui abbiamo costruito tutto il progetto Planetaria. E poi è un aggregatore di forze creative e artistiche attorno a cui abbiamo costruito tutto il progetto. Crede molto in questa operazione e sta spingendo per renderla più grande, farla arrivare a tante persone e coinvolgere tanti artisti. SuperHumans ha montato un sistema in grado di costruire un certo tipo di macchina, e abbiamo trovato una persona in grado di amplificarlo”.

Matilda De Angelis, Pilar Fogliati, ma anche Ariete e Alfa

A Planetaria 2025 parteciperanno per la prima volta le attrici Matilda de Angelis, Pilar Fogliati, Teresa Saponangelo e l’attore Matteo Giuggioli. La presenza di Nicolas Maupas è invece un gradito ritorno. Insieme al direttore artistico Stefano Accorsi, saranno i protagonisti delle “Conferenze Immaginarie”, tre spettacoli dedicati al futuro dell’ambiente e della società. Scritte da Filippo Gentili e Giulia Gianni insieme ai vari scienziati, sono un format originale ideato da Planetaria: sold out nella prima fortunata edizione del festival, si svolgeranno ogni sera alle ore 21 al Teatro della Pergola. Con gli attori saliranno sul palco i già citati Giulio Boccaletti – che presenterà durante il festival il suo ultimo libro in uscita “Il Futuro della Natura” (Mondadori) –  Claudia Pasquero, e l’economista Francesco Perrini  dell’Università Bocconi. Tra le novità di questa edizione avremo Planetaria Sound, una sezione interamente dedicata alla musica, con la presenza di artisti impegnati sui temi della sostenibilità come Ariete e Alfa.

di Maurizio Ermisino

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