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LA GRANDE DISTANZA. Mattia Carturan, senior copywriter Havas Worldwide: il problema è la troppo poca distanza. Tra A e C. Dove C è il cliente. E A l’agenzia. Dove i primi assumono il ruolo creativo e i secondi l’esecutivo. Occorre tornare al triangolo, con tutti ai vertici

La distanza tra A-B e C. Chiaramente Karim espone la sua soggettiva da casa di produzione e io posso essere più o meno d’accordo con lui. Per me la Grande Distanza tra A, la ‘mia’ idea di creativo e B, quella che vedo in tv, nasce da un insieme di fattori che spesso risiedono nella lettera C, il cliente.

Perché spesso tra A e C c’è troppa poca distanza.

Noto sempre di più la volontà o il desiderio, chiamatelo come volete, da parte dei clienti di essere loro i veri creativi e noi e le cdp gli esecutori materiali del loro talento.

Ho vissuto sulla mia pelle dei fitting che erano vere e proprie lezioni di moda soggettiva, lombrosiane congetture sui visi degli attori e digressioni molto, anzi troppo, personali sul tema della musica.

E alla fine, si è sempre arrivati a una mediazione, che spesso non convinceva al 100%  né noi, né loro.

Ovviamente è un discorso generico, in questi anni ho anche conosciuto clienti che ci hanno messo in mano il loro budget e la loro fiducia. Per me, noi, la A di Agenzia e la B di Bartoletti, per dire scherzosamente ‘case di produzione’, dobbiamo unirci alla C, non in una linea ma in un triangolo. Tutti ai vertici”.