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Ferrovie dello Stato, il piano più ambizioso di sempre, 100 miliardi di euro

Ecco il perché della nuova campagna istituzionale che parla del valore di FS pro Paese. Un’azienda che rappresenta l’Italia e che dalla medesima si sente rappresentata in una similitudine che si incarna nella riappacificata dicotomia tra la forza del ferro e l'emozione

Perché è un’emozione essere italiani? Perché siamo un ‘popolo di ferro’. Come vi abbiamo già raccontato, ‘L’emozione di essere italiani’ è il concept e il titolo del nuovo spot istituzionale di Ferrovie dello Stato, che è stato presentato ieri sera a Roma, nel cuore della città, la suggestiva Piazza di Pietra. On air dal 23 giugno con una pianificazione multicanale su TV, cinema, digital e social, è un classico e spettacolare spot istituzionale, un kolossal con un cuore umano che segue un ragionamento semplice eppure complesso.

FS è l’Italia

Quello di legare Ferrovie dello Stato indissolubilmente all’Italia e a quegli italiani che nei momenti più complicati tirano fuori le loro risorse più nascoste, la loro ‘resilienza’. Raccontare gli italiani come ‘popolo di ferro’ per dire che sono fatti della stessa materia di cui sono fatte le Ferrovie dello Stato, della stessa materia dei binari, dei ponti, come dice anche il nome stesso dell’azienda.

Il momento giusto per comunicare

È probabilmente il momento giusto per raccontare Ferrovie dello Stato, perché “questa attenzione alle infrastrutture del Paese ha visto un eguale probabilmente solo nel dopoguerra” spiega il Presidente di FS Stefano Tanzilli, specificando “oggi non dobbiamo ricostruire, ma solo rendere il nostro Paese il più accessibile possibile”. Il nuovo film istituzionale ha allora l’obiettivo di raccontare quello che l’azienda sta facendo per il Paese, dello sforzo che c’è dietro ogni ponte, ogni galleria, e in qualche modo di andare oltre il racconto delle criticità, dei ritardi dei treni e degli intoppi.

I numeri

Si sta lavorando per far muovere 2 milioni di passeggeri per 9mila tratte all’anno, mentre si rinnovano le infrastrutture (i cantieri aperti sono 1200) e si vuole cambiare la percezione del pubblico, che magari si concentra solo sull’ultimo ritardo. Come ha ricordato l’Ad Stefano Antonio Donnarumma, l’investimento è di “100 miliardi di euro previsti dal nostro Piano Strategico, il più ambizioso mai realizzato dal Gruppo”. Si parla della piena attuazione degli investimenti strategici del PNRR.

Aziende abilitatori

Lo spot al centro della nuova campagna ‘L’emozione di essere italiani’ è come già detto nel nostro precedente articolo firmato da VML ITALY, prodotto da Buddy Film e diretto dal regista Tobia Passigato. Girato in 5 giorni di shooting con oltre 200 comparse e in varie location, tra cui l’imponente Stazione Centrale di Milano, si avvale di due grandi voci: quella di Andrea Bocelli, che serve a rafforzare ulteriormente il posizionamento di eccellenza italiana nel mondo (Polvere e gloria è il titolo della sua canzone), e quella calda e profonda di Adriano Giannini (visto di recente proprio come voce in Elio e come attore nella serie ACAB), perfetta voice over che legge un testo emozionale. Un messaggio di brand awareness, di posizionamento e di reputazione. In qualche modo, Ferrovie dello Stato fa quello che aveva fatto qualche anno fa Tim, azienda nata come ‘statale’ che aveva puntato sul legame con il Paese e aveva scelto un posizionamento di ‘abilitatore’ dell’innovazione tecnologica in Italia. Anche Ferrovie dello Stato in qualche modo si presenta come abilitatore, della mobilità, dell’innovazione, del progresso. A suo modo, anche delle connessioni: “Il nostro Paese, che a livello di infrastrutture punta al futuro, cerca nuove connessioni tra le persone per trovare nuove relazioni sociali” ha spiegato Giuseppe Inchingolo, Chief Corporate Affairs, Communication & Sustainability Officer di Ferrovie dello Stato.

Ferrovie dello Stato unisce l’Italia

E così nello spot vediamo tanti incontri: baci tra innamorati, nonni e nipoti che si abbracciano. Lo sguardo rassicurante dei capi treno e del personale di bordo. Tanta umanità che si muove tra la meccanica e la tecnologia dei treni e delle altre opere che l’azienda sta realizzando. È anche a questo che serve la nuova campagna. “Vogliamo raccontare quello che le Ferrovie dello Stato fanno” ha detto ancora Inchingolo. “Non solo in mobilità ma in tecnologia, innovazione, ingegneria: portiamo nel mondo la nostra bandiera”.

L’azienda dal volto umano

Uno dei modi per raccontare una grande azienda, allora, è darle il più possibile un volto umano. E così ecco quel ‘popolo di ferro’, quegli uomini e donne che lavorano ogni giorno per far cresce Ferrovie dello Stato e il Paese. “Abbiamo posto al centro le persone che mettono nel loro lavoro tanto impegno, tanta forza e sono lo specchio del Paese” ha dichiarato Inchingolo. “La storia è fatta dalle persone. I ferrovieri sono molto orgogliosi di far parte del gruppo FS”. Ferrovie dello Stato ha cantieri aperti in tutto il Paese E ci vuole raccontare questo impegno concreto di unire i territori e abbattere le distanze.

FS partner delle Olimpiadi di Milano Cortina 2026

Non a caso, ieri, nell’Olympic Day, ha portato a Piazza di Pietra Deborah Compagnoni, storica campionessa olimpionica di sci, e Jacopo Luchini, atleta paralimpico di snowboard. Presente anche Matteo Salvini, Vicepresidente del Consiglio e Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti.

Le parole sono importanti. Emozione, non orgoglio

Lo diceva Nanni Moretti. E allora va fatta attenzione alle parole che sono state scelte con cura per questa campagna. Della parola ‘resilienza’ e del ‘popolo di ferro’ abbiamo detto. È interessante che per la frase chiave, che racchiude tutti gli altri concetti della campagna, sia stata scelta ‘emozione di essere italiani’ e non la più usata ‘orgoglio’, che pure è stata nominata durante la serata. ‘Orgoglio’ oggi ha una connotazione forse più aggressiva, più battagliera, spesso è usata per comunicare dei sentimenti di chiusura. ‘Emozione’ è oggi una parola più calda, più universale. Ci fa pensare alla gioia, all’eccitazione, a qualcosa che ci fa battere il cuore. E, soprattutto, a qualcosa da condividere con gli altri.

di Maurizio Ermisino