La cucina italiana entra ufficialmente nella lista dei patrimoni culturali immateriali dell’umanità, diventando la prima cucina al mondo a essere riconosciuta nella sua interezza.
La decisione, presa all’unanimità dal Comitato intergovernativo dell’Unesco riunito a New Delhi, celebra la cucina italiana come “una miscela culturale e sociale di tradizioni”, un modo per prendersi cura di sé e degli altri, esprimere affetto e riscoprire le proprie radici, offrendo alle comunità uno spazio per condividere la loro storia e raccontare il mondo che le circonda.
L’Italia si è distinta tra 60 candidature provenienti da 56 Paesi. L’Unesco sottolinea come cucinare all’italiana favorisca l’inclusione sociale, promuova il benessere e rappresenti un canale di apprendimento intergenerazionale. La pratica culinaria italiana, radicata nelle ricette anti-spreco e nella trasmissione di sapori, abilità e ricordi, crea momenti condivisi attorno alla tavola, rafforzando i legami comunitari e superando barriere culturali e generazionali.
Commentando la notizia, il Ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida ha dichiarato: “La Cucina Italiana è Patrimonio dell’Umanità. Oggi l’Italia ha vinto ed è una festa che appartiene a tutti, perché racconta le nostre radici, la nostra creatività e la capacità di trasformare la tradizione in valore universale. Questo riconoscimento celebra la forza della nostra cultura, la nostra identità nazionale, il nostro orgoglio e la nostra visione. È motivo di orgoglio e anche di responsabilità: rafforzerà la valorizzazione dei nostri prodotti e territori, offrirà nuove opportunità di lavoro e ricchezza e consentirà di proseguire nella tradizione che l’Unesco ha riconosciuto come patrimonio dell’Umanità”.
Lollobrigida ha ricordato che il riconoscimento onora le famiglie che tramandano sapori antichi, gli agricoltori che custodiscono la terra, i produttori e i ristoratori che diffondono nel mondo il vero valore dell’Italia.