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Fare cinema con passione, a Torino inaugura Accademia Epica per autori, attori e storie vere

Accademia Epica sede, Torino

Epica Film, attiva dal 2014 come casa di produzione cinematografica, ha realizzato negli anni documentari, cortometraggi, lungometraggi e produzioni esecutive. Dopo oltre un decennio di attività, quest’abbo ha deciso di compiere un passo importante: dar vita a Accademia Epica, una scuola dedicata alla formazione di autrici e autori, attrici e attori, professioniste e professionisti pronti a confrontarsi con le sfide del cinema contemporaneo.

I quattro soci fondatori hanno alle spalle una lunga esperienza anche come formatori e docenti, avendo già insegnato in alcuni dei principali istituti nazionali di cinema. Hanno accompagnato centinaia di studenti e studentesse in percorsi che spaziano dal documentario alla sceneggiatura, dalla regia alla produzione e alla post-produzione, sia in aula che direttamente sul set.

L’Accademia sorgerà in una sede dal forte valore simbolico: un edificio nel cuore di Torino, accanto alla chiesa della Gran Madre di Dio, a pochi passi da Piazza Vittorio e dai Murazzi. Un luogo che richiama le radici stesse del cinema italiano: proprio in questo quartiere nacquero infatti le prime produzioni, tra cui la leggendaria Itala Film, che realizzò Cabiria, considerato il primo colossal cinematografico mondiale.

Il primo anno accademico inizierà il 20 ottobre 2025 e terminerà il 31 maggio 2026. Sarà un percorso intensivo di 715 ore, con un numero chiuso di massimo 12 partecipanti, per garantire un’esperienza formativa personalizzata e di alta qualità.

Accanto al corso biennale principale, l’Accademia proporrà anche corsi serali specifici di regia, sceneggiatura, recitazione e narrazione audiovisiva, pensati per chi studia o lavora e non può seguire un percorso accademico completo. Inoltre, ogni mese saranno organizzate Masterclass con professionisti del settore: tra le prime in calendario figurano Valerio Binasco (recitazione – l’azione drammatica: non il come ma il cosa), Federico Pontiggia (dialogo tra autorialità e critica), Gherardo Gossi (la fotografia nel cinema) e Walter Leonardi (il corpo, la comicità, l’improvvisazione).