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Nasce Coop Alleanza 3.0, 22mila dipendenti, fatturato 5mld di euro, 419 punti vendita in 12 regioni

Dal primo al 24 settembre 2015, in 77 assemblee territoriali, quasi 15mila soci di Coop Adriatica, Coop Consumatori Nordest e Coop Estense hanno approvato (il 99%) la fusione delle tre cooperative del Distretto Adriatico e lo Statuto che disciplina la nuova cooperativa.

L’ultimo passaggio formale di un percorso iniziato a marzo e sostenuto dai Consigli di Amministrazione che avevano approvato la fusione del giugno del 2015, si terrà domani, 3 ottobre, quando l’assemblea dei delegati ratificherà la volontà già espressa dei soci.

La fusione di Coop Adriatica, Coop Consumatori Nordest e Coop Estense dà vita a Coop Alleanza 3.0, che sarà operativa dal primo gennaio 2016 con 2,7 milioni di soci, quasi 5 miliardi di fatturato e oltre 22mila dipendenti.

Coop Alleanza 3.0 nasce con la volontà di essere più vicina ai propri soci, ripartendo dalle ragioni stesse che hanno fondato la cooperazione di consumo in Italia, oltre 150 anni fa. La vicinanza ai soci sarà garantita dalla presenza sul territorio nazionale: 419 punti vendita, di cui 56 ipermercati, diffusi da Nord a Sud (Friuli Venezia Giulia, Veneto, Lombardia, Emilia Romagna, Marche, Abruzzo, Puglia, Basilicata e, tramite società, Trentino, Lazio, Campania e Sicilia), per un totale di 12 regioni.

Coerentemente con i principi della cooperazione, i punti vendita di Coop Alleanza 3.0, nei formati più idonei e anche con soluzioni innovative, continueranno a essere presenti anche in centri urbani minori, con lo scopo di raggiungere direttamente anche i soci che non risiedono nelle grandi città; la nuova cooperativa proseguirà nell’impegno in iniziative sociali e culturali a beneficio delle comunità all’interno di cui è presente e nella valorizzazione dei prodotti e dei produttori locali.

Per portare l’offerta di Coop verso il maggior numero di consumatori, e nel rispetto dell’ideale di innovazione che anima Coop Alleanza 3.0, il canale web integrerà quello fisico (che resta centrale) e l’offerta sarà ulteriormente ampliata, per rispondere ai nuovi bisogni dei soci: energia, assistenza integrativa sanitaria e previdenziale, servizi assicurativi e finanziari.

Anche la governance di Coop Alleanza 3.0 rispecchia la centralità del socio, e ha l’obiettivo di stimolare partecipazione e trasparenza. Sarà costituita una Consulta della rappresentanza sociale che darà voce agli organismi territoriali (Zone e Aree sociali vaste) e avrà poteri consultivi nei confronti del Consiglio di Amministrazione. Il Consiglio di Amministrazione sarà composto da 31 membri (snellito rispetto alla somma dei membri dei CdA delle tre cooperative) e la sua formazione rispetterà la presenza territoriale della base sociale: Coop Alleanza 3.0 è dei soci, e guidata dai soci.

La struttura di governo prevede tre amministratori delegati, ognuno con una delega specifica, che opereranno in piena sinergia: Adriano Turrini avrà la delega ai servizi centrali e alle politiche sociali e sarà anche il presidente; Massimo Ferrari avrà la delega alla gestione caratteristica; Paolo Cattabiani avrà la delega a finanza e sviluppo.

Per garantire rinnovamento, il presidente potrà restare in carica non più di tre mandati triennali consecutivi. Equilibrio e trasparenza saranno garantiti da organismi individuati dal nuovo Statuto, come la Commissione Etica, il Collegio Sindacale e la Commissione Elettorale.

Le attività finanziarie che fanno capo a Coop Alleanza 3.0 saranno funzionali al conseguimento degli scopi mutualistici: l’obiettivo della particolare forma di impresa che è quella cooperativa non è il profitto, ma il sostegno dei soci e l’offerta della miglior qualità al miglior prezzo possibile con i più alti standard di sicurezza. L’istituto del Prestito sociale, riservato unicamente ai soci, viene disciplinato da un nuovo Regolamento del Prestito sociale, che recepisce quello di Legacoop nazionale e prevede in particolare un vincolo di liquidità del Prestito non inferiore al 30% e un vincolo nell’immobilizzarlo in attrezzature, impianti e partecipazioni non superiore al 30%, al fine di renderlo disponibile per i soci in tempi brevi.

Nel Regolamento è anche previsto un sistema di controlli e garanzie, e l’introduzione di nuovi organi di vigilanza indipendenti che integrano quelli già previsti: Organismo di vigilanza e Autorità indipendente, che vanno a rinforzare le funzioni di controllo già affidate a Collegio sindacale, Società di revisione e Consiglio di Amministrazione.