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Lampugnani/TBWA, giurato Eurobest: parola d’ordine 2014, investire in cultura della comunicazione. I Festival internazionali non significano semplicemente premi, ma aggiornamento. E i clienti tornano a frequentarli. Dunque, basta pensarli come il giochino dei creativi. L’Italia? E’ brava, ma deve crederci di più, facendo squadra

Ne è convinto Nicola Lampugnani, direttore creativo esecutivo TBWA\Italia – uffici di Milano -, che ha appena lì concluso il suo lavoro di giurato outdoor e radio. Con l’Italia (qui l’elenco dei vincitori e il link alle shortlist ) a portare a casa più di un metallo (ricordiamo: Branded Content & Entertainment
: Bronze Leo Burnett/IDI Farmaceutici ‘Cinzia Your Skin Friend’. Design: 
Grand Prix Serviceplan Munich/Auchan ‘The Selfscan Report’ – direttori creativi anche gli italiani Giuliana Guizzi e Salvatore Giuliana. Direct
: Silver Publicis/Heineken ‘The Candidate’. Film
: Silver Publicis/Heineken ‘The Candidate’. Media: 
Bronze Publicis/Heineken ‘The Candidate’. Pr
: Gold JWT Roma/Mazda ‘The purple card’; 
Bronze Publicis/Heineken ‘The Candidate’; 
Bronze Bcube/Ceres ‘#IVOTEANYWAY’. Promo & Activation
: Bronze Publicis/Heineken ‘The Candidate’. Citando pure i giovani), non a caso, proprio dove il lavoro di interscambio tra agenzie e giurato era stato preparato per tempo, agendo poi il medesimo pro paese, non pro agenzia. Tra tutti, lo dimostra il primo oro italiano nella categoria radio, andato  a Bavaria ‘Party‘, ‘Surprise‘e ‘Supermarket‘, sottolineando ancora una volta l’importanza di fare squadra a monte e applaudendo a iniziative quali Goodfellas.

Il tutto sotto l’occhio professionale di giurie che non perdonerebbero argomentazioni senza cognizione di causa, dunque in contesti dove essere preparati conta, anzi, è tutto. Il che non significa che altrettanto tutto debba essere vincerli, i premi (l’affermazione vale ancora di più provenendo da un creativo che ne ha collezionato più d’uno).

In un momento di mercato come l’attuale, infatti, potrebbe essere restrittivo, se non offensivo, l’avere come fine un metallo in podi internazionali, diverso, invece, se vengono considerati parte del business, sottolineando l’importanza di investire in cultura della comunicazione. Al punto da divenire parola d’ordine del prossimo anno e invitando agenzie, aziende e brand a fare altrettanto. Con la certezza che frequentare questi Festival sia il miglior modo per aggiornarsi, altro che giochino dedicato ai creativi. 

In quanto a trend, infine, domandatevi sempre ‘so what?’. Ossia qual è l’idea? Finita la sbornia di una tecnologia da ammirare in quanto tale, si torna a pensare oltre, al senso, all’efficacia.

Incitando pure a non perdere la capacità di sintesi. Le cosiddette ‘operazioni’, infatti, funzionano ma non sono panacea adatte sempre e ovunque. Tanto che, a questo Eurobest, sia nell’outdoor (accanto alla tecnologica ‘The Opel Sky – Surprise’ , ha guadagnato il suo metallo la classica Jeep) che nella radio (se il Grand Prix è andato a ‘BMW Siri’ , Bavaria, di puro entertainment, ha meritato l’oro) il podio ha visto primeggiare sia idee ‘classiche’ che tecnologiche. E il senso torna a essere nel loro perché.