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La cultura della comunicazione – Mezz’ora in compagnia di Giovanni Anceschi. “Dentro la teoria bisogna incanalare i sentimenti. Non basta studiare. Non è cosa di puro congelamento cerebrale. C’è il cuore. L’importanza del sistema privato-pubblico-business-cultura. Al sindaco Sala, ‘serviti’ di interlocutori doc. Alla comunicazione, alza l’asticella con progetti oltre il tempo”. Invitando tutti a ‘possibilità liquide’, la sua personale alla Galleria Tega di Via Senato a Milano dal 12 dicembre

A proposito, vi proponiamo il video di Giovanni Anceschi ‘Percorsi Fluidi, 1961 Polyethylene Tube, Coloured Liquid, Lacquered Wood, 44x48x6cm’ di Alessandro Merletti De Palo e Giovanni Caloro, Amarena Pictures, che commentano: “L’incontro con Anceschi è avvenuto al sud mentre eravamo protagonisti e docenti durante la nascita della Scuola Open Source, centro di didattica innovativa che ha vinto un bando della Milanese CheFare. L’incontro è stato puro, pieno d’amicizia e simpatia. Abbiamo voluto lasciare la stessa purezza all’opera, ritraendola in modo non interpretativo, ma dandole quel tocco di amicizia e simpatia attraverso l’entrata delle mani che la azionano come a simboleggiare l’incontro di due tocchi differenti dell’arte che si muove: il movimento cinetico è nell’operare di Anceschi come nel nostro”.

Giovanni Anceschi
Nato a Milano il 12 settembre del ’39, è figura non proprio comune sulla scena del design. A partire dagli anni ’60 ha sviluppato la sua attività in molti  ambiti, tutti però legati dall’interesse per una comunicazione e una sperimentazione che nella temporalità trovasse la sua dimensione principale, facendo uso delle tecnologie avanzate (Bruce Sterling lo definisce il precursore dell’arte tecnologica)  e prendendo posizione per un design etico e politico.

Come artista è stato fra i fondatori del movimento dell’Arte cinetica e programmata (un’arte che negli anni ’60 era già metamorfica, immersiva e  interattiva).

Come designer ha sviluppato in Italia e all’estero, grandi progetti d’immagine coordinata, d’exhibition design, e alcuni esempi pionieristici di multimedia, hypermedia e interaction design.

Come docente, dopo essere stato il primo ad insegnare discipline del progetto di comunicazione nell’università italiana, lo fa ancora da oltre trent’anni.

Come critico, storico e teorico della disciplina del progetto di comunicazione  ha pubblicato libri e contributi in Italia e all’estero. A lui si deve l’introduzione nel design discourse di nozioni come ‘monogramma’, ‘artefatto comunicativo’ (communication Artifact), ‘teoria protetica degli oggetti’, ‘immagine coordinata hard e soft’, ‘anafora elettronica’, o come ‘interfaccia delle città’ e ‘cura delle transizioni’.

Lavora al progetto di una revisione della disciplina del design della comunicazione nel senso del passaggio dalla disciplina tattica del progetto di artefatto alla disciplina strategica del progetto registico (Theory of staging), poi “registica multimodale”,

E’ interessato in modo particolare alla rinascita degli interessi e degli studi sulla questione della propedeutica del design che coincidono con quelli della fondazione di una teoria della configurazione (Basic Design), distinta da quella della raffigurazione o teoria della rappresentazione schematica.

Come organizzatore di cultura della grafica, della visibilità e della multimodalità ha partecipato a più di una stagione degli sviluppi della cultura  (e della professione) del design della comunicazione in Italia e all’estero.

Premi e riconoscimenti:

Socio onorario AIAP (Associazione Italiana per il Progetto Grafico).

Premio Gugennheim 2001, Impresa e Cultura.

Icograda Excellence Award alla carriera for distinguished services to graphic design, Capetown, 1999.

Compasso d’oro e Selezione d’onor al XVIII Compasso d’Oro, ADI, Milano, 1998.

Gli inizi

Studia Filosofia teoretica con Enzo Paci e Psicologia con Cesare Musatti all’Università Statale di Milano, 1958.

A Brera studia Decorazione con Achille Funi, 1958.

Prime esperienze artistiche: collaborazioni con Lucio Fontana, Enrico Baj, Piero Manzoni.

Con Davide Boriani, Gianni Colombo, Gabriele Devecchi fonda, nel 1959, il Gruppo T,

Il gruppo T sarà protagonista del Movimento internazionale dell’Arte Cinetica e Programmata (con Bruno Munari, Gruppo N, ecc.), e delle Nouvelles Tendences (con Jacoov Agam, il Groupe de Recherche d’Art Visuel, Bridget Riley, Len Lye, Karl Gerstner, Gehrard Von Grawenitz, ecc.), esponendo alla Minami Gallery di Tokyo, alla Biennale di Venezia, al Moma di New York, ecc.

[Va segnalato che vi è stato un forte ritorno d’interessi per la cultura visiva cinetica. Mostre recenti:

Gruppo T, Showroom B&Bitalia, New York, 2004.

Die Algorithmische Revolution – Zur Geschichte der interaktiven Kunst, ZKM|Museum für Neue Kunst, Karlsruhe 2004;

Lichtkunst aus Kunstlicht, ZKM|Museum für Neue Kunst, Karlsruhe, 2005;

Gli ambienti del gruppo T: le origini dell’arte interattiva, Galleria nazionale d’Arte Moderna, Roma, 2005.

Su consiglio di Gillo Dorfles Anceschi s’iscrive nel 1962 al dipartimento di Comunicazioni Visive della Hochschule für Gestaltung di Ulm (con Tomás Maldonado, Abraham Moles, Otl Aicher, Gui Bonsiepe, Tomás Gonda, Martin Krampen, ecc.). Si laurea nel 1966.

Tesi di laurea:

Parte teorica , Schematische Darstellungen für didaktische     Austellungen [Rappresentazioni schematiche per mostre didattiche];

Parte pratica, Dynamische Kommunikation im Rahmen einer Ausstellung über Kybernetik; [Comunicazione dinamica nel quadro di una mostra

sulla cibernetica] Relatori: A.A. Moles e Tomás Maldonado con Bruno Munari, Tomás Gonda, H.W. Kapitzki.

Attività di design e design direction: con Anne Preiss Immagine coordinata della Società nazionale del Petrolio Algerino, Sonatrach, 1967-69;

Grafica sistemica per il  Servizio Trasporti della Provincia Autonoma di Bolzano (con Andrea Savio) 1975-79;

Con la regia di Umberto Eco: Image del “Nono Centenario” dell’Università di Bologna, 1987-89;

Arezzo S.I. Sistema informativo per la Città di Arezzo, (con Maurizio Gnot) 1989-90;

Concept e exhibition design di­rection della Mostra “Radio, da Marconi alla musica delle stelle”, Bologna, (con Lura Massa) 1995;

Con Marco Zanuso, autore dell’allestimento, progetto di comunicazione de “Il compasso d’oro, edizione del quarantennale”, Milano, 1995.

In particolare per l’infografica, il design multimediale e ipermediale:

Ideazione e design eidomatico del “Punto Informativo per Malpensa 2000”, Milano, SEA Informatica (con Daniele Marini), 1990.

Nel 1987 è coordinatore (con Daniele Marini), del progetto eidomatico (Olivetti), della grafica televisiva (RAI), per i Campionati mondiali di atletica, A’87, Roma.

Nel 1989 è consulente scientifico del progetto di Mario Convertino per la Grafica televisiva RAI-     Olivetti dei campionati mondiali di calcio ITALIA ‘90

Consulente ENEA, per il Progetto “Banca immagini DEA”, Bologna, (con Carlo Branzaglia) 1993;

Con ITIM-CNR e Museo Poldi-Pezzoli, design interattivo dell’”Archivio multimediale dei tessuti”, (con Matteo Bologna) Milano, 1995-97.

Collabora con Scienze dell’Informazione, Milano, per il progetto “Sito internet de La Scala di Milano” 1995.

Design direction della Rivista Internazionale di Urbanistica on line “Planum” 2000.

Attività di design strategico e ricerca metaprogettuale (unità di ricerca GaMS):

Con Renate Eco (GaMS) e Giuseppe Gherpelli della Soprintendenza Archeologica di Pompei, messa a punto del “Modello metodologico di costruzione dell’identità comunicativa per i Beni culturali ”, Pompei, dal 2000;

Con Renate Ramge Ramge Eco è membro della Commissione del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, che produrrà il fascicolo “Comunicazione primaria per i musei”, 2000.

Il modello Pompei sarà applicato ai casi del Parco archeologico di Agrigento 2002; della Pinacoteca di Brera, dal 2003, del complesso del Palazzo dei Pio di Carpi, dal 2005.

Docenza

Assistente pedagogico (con Otl Aicher) e insegnamento alla “Grundlehre”, HfG, Ulm, (con Herbert Lindinger ed Eberhart Wahl) (1966/67);

Docente di “Basic design”, Roma, ISIA (con Andries Van Onck) (1969/71);

“Disegno e comunicazioni visive”, Facoltà di Urbanistica, IUAV Venezia (con Giovanni Astengo, Paolo Ceccarelli, Francesco Indovina, Bernardo Secchi, ecc. ) (1971-76);

Docente di “Sistemi grafici” e “Teoria delle forme”, presso il DAMS, Bologna (con Tomás Maldonado, Umberto Eco, Marco Mondadori, Omar Calabrese, Paolo Fabbri) (1975/87);

“Strumenti e tecniche di comunicazione visiva”, Facoltà di Architettura del Politecnico di Milano (con Tomás Maldonado, Marco Zanuso, Achille Castiglioni, ecc.) (1987/2001)

Con Tomás Maldonado, Medardo Chiapponi, Ezio Manzini e Francesco Trabucco, Anceschi è stato membro del comitato promotore del Corso di laurea in Disegno Industriale ora Facoltà del Design, Politecnico di Milano (1994).

Da segnalare il Laboratorio di sintesi finale dedicato alla nozione di Regia dell’immagine, 2001/2002.

Formazione dell’hypermedia designer:

Con D. Marini, elabora i programmi di design eidomatico per i “Corsi speciali per Tecnici Eidomatici”, Regione Lombardia-CEE, Eidos, 1983-1986.

Nel 1992 è il Coordinatore scientifico del “Corso speciale Design delle interfacce: la pro­gettazione della comunicazione interattiva”, Regione Lombardia-CEE, Domus Academy, 1992.

Nel 2002 Anceschi è il coordinatore scientifico del Corso di “Web-design”, che fa parte del Progetto Hamlet per l’università on-line, Consorzio Nettuno, Roma, 2002.

Presso l’Università IUAV di Venezia,

Facoltà di design e arti, Anceschi è professore ordinario;

è docente di Fondamenti del design bidimensionale, Laurea triennale in Disegno Industriale (ClasDIP);

Docente di Teoria della comunicazione, Laurea specialistica in Comunicazioni Visive e Multimediali (clasVEM);

E’ direttore della Laurea specialistica in Comunicazioni Visive e Multimediali (clasVEM) (2003/2006);.

Direttore dell’unità di ricerca GaMS (Graphic and Multimodal Systems), dipartimento delle Arti e del Disegno Industriale (dADI);

A partire dal 2003, con Medardo Chiapponi, Raimonda Riccini e altri, Anceschi rielabora il sistema formativo del Design presso la Facoltà del Design e delle Arti, IUAV, Venezia, composto dalla laurea triennale in Disegno industriale cui si succedono la laurea magistrale in Design del prodotto e quella in Comunicazione visiva e multimediale.

Il sistema è coronato dal dottorato in Design della comunicazione e del prodotto/scienze del design, di cui Anceschi è il coordinatore (2003/).

Pubblicazioni

Monogrammi e figure, Firenze, La casa Usher, 1988

Centum Mille, la linea grafica del IX Centenario dell’Università di Bologna, Bologna, Grafis Editori, 1990.

L’oggetto della raffigurazione, Milano, Etaslibri, 1992.

A sua cura sono usciti i volumi: Il progetto delle interfacce. Oggetti colloquiali e protesi virtuali, Milano, Domus Academy, 1993.

Di recente: (con Massimo Botta e Marisa Garito), L’ambiente dell’apprendimento. Web design e processi cognitivi, Milano, McGraw-Hill, 2006.

Anceschi ha pubblicato più di trecento saggi e articoli dedicati alla teoria, alla storia e alla critica della disciplina, comparsi su riviste estere e nazionali (es. “Design Issues” MIT Press, “Morphia” Buenos Aires, “Domus”, “Progetto Grafico”, ecc.).

Ha curato il numero monotematico de “il verri” “Visibile e invisibile”, n. 10-11 (novembre) 1999 e “Nella rete”, n. 16 (maggio) 2001.

Pubblicazioni elettroniche

Il segreto del Design italiano, CdLDI, Politecnico di Milano,

Sciangai, 1999 [CD-Rom].

Catturati dalle immagini, in: “Iteronline”, Treccani, 2000.

Per l’orientamento contro l’inquinamento,  in: A.A. V.V., Segni e

segnali: l’estetica della città, venicemedia,

Venezia, (con Emanuela Bonini Lessing), 2005 [CD-Rom].

L’aeroporto: una scena multimodale (Relazione al XXXIII Congresso dell’AISS “Per una semiotica della città. Spazi sociali e culture metropolitane”, San Marino, 28-30 ottobre 2006, in: “E/C”),

Editorial boards

Nel 1984 Anceschi è stato membro (con Giovanni Lussu, Pino Grimaldi, Gelsomino D’Ambrosio, e altri),  del comitato di direzione di “Grafica” Rivista di teoria, storia e metodologia, e, dal1985 all’89 ne ha assunto la direzione.

Anceschi è membro (con Tomás Maldonado, Umberto Eco, Paolo Fabbri) del comitato della rivista di alta cultura  “il verri” fondata dal padre Luciano Anceschi nel 1956. Ne è stato il direttore dal 1996 al 2004.

E’ membro altresì dell’advisory board di “Noema”, diretta da Pier Luigi Capucci, con Valerio Eletti, Franz Fischnaller, Franco Torriani, 2006.

Attività di promozione della cultura visiva e multimodale:

Curatore della Biennale della grafica di Pubblica Utilità, Centro Multiculturale, Cattolica, 1986

Membro (con F.H.K.Henrion e J.Müller-Brockmann, e altri)  del comitato di consulenza per la mostra “Images d’utilité publique”, Centre Georges Pompidou, Paris,  1988;

Promozione e redazione (con Giovanni Lussu, Gianfranco Torri, e altri) della “Carta del Progetto Grafico”, Aosta-Milano, 1986

Curatore  del Seminario di studi “Nuove sinestesie”, Sala del Grechetto, Milano, 12 maggio-3 giugno, 1986      .

Curatore del Convegno “L’interfaccia delle città”, Ravenna, 1994;

Di recente, nel contesto della facoltà di Design e Arti, IUAV:

Assume il Coordinamento scientifico del Workshop internazionale “viverevenezia3/in the labyrinth”, dedicato all’orientamento e alla segnaletica per Venezia, fDA, Università IUAV di Venezia, 2003.

Coordinamento scientifico della partecipazione IUAV-FdA, al

Festival Internazionale “Profile Intermedia 7”, con Giorgio

Camuffo, Enrico Camplani ed Emanuela Bonini Lessing:

Coordinamento scientifico dell’iniziativa Orientierug Venezia

Hamburg (Hamburg Design Days), Sprinkenhof, Hamburg.

Mostra “viverevenezia3__in the labyrinth” 25–28.5.2005.

Coordinamento scientifico del ciclo seminariale:

Registica – Ripensare il design della comunicazione (con Alvise Mattozzi) per impostare una riflessione collettiva su cosa vuol dire oggi fare, insegnare, imparare “design della comunicazione” (16-28 giugno 2006).

Coordinamento scientifico dell’iniziativa dottorale destinata ai dottorandi e ai giovani studiosi italiani (29 giugno-1 luglio 2006):

Basic Design: la tradizione del nuovo; un atélier e due piccole mostre.

Atélier: Itten: scioltezza gestuale, Moholy Nagy: sinestesia, Maldonado: antiprimadonna. Tre esercitazioni condotte da Giovanni Anceschi.

Postazione di basic interattivo: Cristina Chiappini: il corpo racconta, a cura di Nicola Vittori.

Bruno Munari: basic designer. Mostra a cura di Azalea Seratoni

Josef Albers: omaggio al colore: Mostra a cura di G.A.