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Il gusto digitale del vino italiano, migliora la gestione dei social ma l’e-commerce è ancora poco presidiato. Al top Compagnia De’ Frescobaldi

FleishmanHillard ha analizzato lo scorso mese la presenza e le attività online delle prime 25 aziende vinicole italiane per fatturato secondo l’ultima indagine Mediobanca di marzo 2015.

 L’analisi ha preso in considerazione parametri sia qualitativi che quantitativi delle principali società del settore del vino Made in Italy, comparto che, stando a quanto rilevato da Coldiretti, genera un fatturato superiore ai 10 miliardi di euro (8% dell’industria alimentare nazionale) e un export di 5,1 miliardi (+1,4% sul 2013).

Rispetto al 2014, resta al top della classifica Compagnia De’ Frescobaldi. Al secondo posto, guadagnando posizioni rispetto allo scorso anno, si posiziona Casa Vinicola Zonin, seguita da Masi Agricola, che perde una posizione rispetto al 2014, da Gruppo Banfi, in risalita di 7 posizioni, e da P. Antinori, stabile in quinta posizione.

Tra i principali aspetti emersi dall’analisi:

  1. A livello di siti web, l’e-commerce diretto è ancora appannaggio di pochissimi.

– Resta quasi del tutto non presidiata, con 2 sole aziende sulle 25 analizzate, la disponibilità sul sito corporate di un servizio di e-commerce diretto. La difficoltà di adeguare l’intera struttura aziendale e logistica è ancora percepita come ostacolo, mentre online shop di prodotti eno-gastronomici e aggregatori sono in costante crescita.

–    Quasi tutte le aziende hanno compreso la necessità di presidiare il mobile. La partita della digitalizzazione e dell’export si gioca soprattutto su questo aspetto, per entrare in contatto con generazioni sempre più abituate a navigare da smartphone e tablet.

–  E’ tutt’oggi solo parzialmente sviluppata l’ottimizzazione dei siti esaminati, sia in termini di creazione di contenuti ottimizzati che di link autorevoli che rimandano al sito, fattori che favoriscono la presenza del sito stesso nelle primissime pagine dei motori di ricerca.

  1. A livello di canali social, in termini di presenza delle aziende, YouTube ha raggiunto Facebook.

–  Le aziende analizzate mostrano in generale, come presenza, un buon presidio dei principali social network: conducono la classifica a pari merito Facebook e YouTube, utilizzati da 17 aziende su 25, seguiti da Twitter con 12 aziende.

–  Instagram e Pinterest vedono entrambi la presenza di 6 aziende delle 25 prese in esame.

–  Osservando il presidio dei social network dal punto di vista qualitativo, l’analisi della frequenza di aggiornamento ha evidenziato ritmi un po’ altalenanti, pur non mancando casi di eccellenza. Buona la situazione per Facebook dove, tra le 17 aziende con un account, 13 hanno pubblicato un post sulla propria pagina negli ultimi 7 giorni presi in esami, alcuni con cadenza quasi giornaliera. Per YouTube, solo 3 delle 17 aziende con un canale hanno pubblicato un video nell’ultimo mese, mentre 8 nell’arco degli scorsi 6 mesi. 8 aziende tra le 12 con un account twittano notizie con una frequenza pressoché quotidiana.

[pdf]FleishmanHillard – Il gusto digitale del vino italiano – ricerca 2015

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