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Fusione Bpm-Banco Popolare, nasce la terza banca italiana. Headquarter a Milano e Verona. Ad Giuseppe Castagna

Previa approvazione da parte dei rispettivi organi amministrativi, Banco Popolare – Società Cooperativa (Banco Popolare) e Banca Popolare di Milano (BPM) hanno sottoscritto un protocollo di intesa per un’operazione di fusione da attuarsi mediante costituzione di una nuova società bancaria in forma di società per azioni.

Nell’ambito della Fusione è previsto:

  • che il Banco Popolare deliberi e dia esecuzione a un’operazione di rafforzamento patrimoniale per l’importo complessivo di euro 1.000.000.000
  • lo scorporo e il conferimento a favore di una banca che sarà controllata dalla Nuova Capogruppo di alcune attività comprendenti la rete di sportelli di BPM e del Banco Popolare situati in alcune province storiche di BPM.
    1. L’intera operazione è soggetta all’ottenimento di tutte le autorizzazioni regolamentari e di vigilanza.

      Il Nuovo Gruppo si caratterizzerà per:

      •   capitalizzazione di borsa complessiva al 22 marzo 2016 pari a circa euro 5,5 miliardi prima dell’Aumento di Capitale;
      •   4 milioni di clienti e 2.500 filiali;
      •   totale attivo di oltre euro 171 miliardi;
      •   raccolta diretta pari a euro 120 miliardi a fronte di impieghi per euro 113 miliardi;
      •   raccolta indiretta di euro 105 miliardi di cui euro 56 miliardi gestita;
      •   oltre 25.000 dipendenti;
      •   3° gruppo bancario in Italia, con una quota di mercato nazionale superiore all’8% (in termini di sportelli) focalizzato su Nord Italia dove sarà 3° operatore, con quota di mercato dell’11%; leadership nelle regioni più ricche del Paese; solidi coefficienti patrimoniali e di liquidità.

        Le principali linee di guida strategiche prevedono:

      • Rafforzamento delle attività a supporto della clientela, soprattutto piccole-medie imprese e famiglie, anche grazie a una più ampia e articolata gamma di prodotti e servizi offerti;
      •   adozione di un modello organizzativo semplice e integrato al fine di valorizzare i territori di appartenenza e le competenze proprie dei due gruppi di origine;
      •   valorizzazione della crescita professionale dei dipendenti, al fine di sviluppare la qualità e la motivazione delle risorse umane, fattore chiave di successo per il nuovo gruppo;

         

      •   rafforzamento e efficientamento delle aree di business ad alto valore aggiunto, attraverso la specializzazione e il posizionamento di rilievo nell’Asset Management, Corporate & Investment Banking, Private Banking, Bancassurance, Credito al Consumo;
  •   focalizzazione sullo sviluppo e il rafforzamento del multi-channel banking e della digitalizzazione dei modelli e dei prodotti/servizi;
  • rafforzamento dell’attività di gestione dei crediti deteriorati attraverso la costituzione di un’unità organizzativa dedicata alla valorizzazione e gestione dello stesso con diretto riporto all’Amministratore Delegato per massimizzare efficienza, velocità di recupero e l’ammontare delle relative cessioni.

    Le sinergie lorde a regime sono stimate preliminarmente pari a euro 365 milioni annui, di cui euro 290 milioni da minori costi e euro 75 milioni da maggiori ricavi. Il raggiungimento della situazione a regime è previsto entro il 2018.

     

    La Nuova Capogruppo, che verrà costituita in forma di società per azioni, svolgerà al contempo la funzione di banca e di holding capogruppo con funzioni operative nonché di coordinamento e direzione unitaria su tutte le società appartenenti al nuovo gruppo. Attraverso la Fusione sarà pertanto realizzata la trasformazione di Banco Popolare e di BPM da cooperativa in società per azioni in conformità con quanto previsto dalla Riforma delle Popolari.

    Le azioni della nuova capogruppo saranno quotate sull’MTA. Agli azionisti del Banco Popolare sarà assegnato il 54% del capitale della nuova capogruppo, agli azionisti di BPM sarà assegnato il 46% del capitale della nuova capogruppo.

    La nuova capogruppo avrà due headquarter, uno a Verona e uno a Milano. La sede legale sarà a Milano e la sede amministrativa sarà a Verona.

    A Verona, Lodi, Novara e Bergamo saranno ubicate le strutture di vertice delle rispettive divisioni territoriali e a Milano la struttura di vertice della banca beneficiaria dello Scorporo.

    Per il primo triennio il Consiglio di Amministrazione della nuova capogruppo sarà composto da 19 amministratori (di cui almeno 9 indipendenti). Successivamente il Consiglio di Amministrazione sarà composto da 15 membri (di cui almeno 7 indipendenti).

    Amministratore Delegato della nuova capogruppo sarà l’attuale Consigliere Delegato di BPM, Giuseppe Castagna (nella foto). 9 membri del Cda saranno designati dal Banco Popolare, tra cui il Presidente del Consiglio di Amministrazione, la cui carica sarà ricoperta dall’attuale Presidente del Consiglio di Amministrazione del Banco Popolare (Carlo Fratta Pasini), e due Vice-Presidenti. 7 membri saranno designati da BPM, tra cui il Vice-Presidente Vicario; i restanti 2 membri saranno designati tra soggetti indipendenti scelti di comune accordo dal Banco Popolare e da BPM.

    Direttore Generale sarà l’attuale Direttore Generale del Banco Popolare, Maurizio Faroni. Previsti anche due Condirettori Generali, uno di espressione Banco Popolare, nella persona di Domenico De Angelis, e uno di espressione BPM, nella persona di Salvatore Poloni.

    Il perfezionamento dell’operazione è subordinato, oltre che all’approvazione del Progetto di Fusione da parte delle rispettive assemblee straordinarie, anche al rilascio delle richieste autorizzazioni e/o nulla osta da parte delle competenti autorità di vigilanza e regolamentari.