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Akita Film: il nostro migliore biglietto da visita sono l’amore, passione e professionalità che mettiamo nel nostro lavoro

L’anno che si è appena chiuso e il nuovo che si apre nelle risposte di Chicco Mazzini, Executive Producer&Partner Akita Film.

Partiamo dai dati. Per il 2016 gli investimenti, qualsiasi sia la fonte della rilevazione, parlano di almeno un 3% in più, con la rete a fare da regina, la tv a occupare la metà della torta, o quasi, la stampa ancora in crisi, specie la quotidiana. Come questa situazione si è riflessa sul vostro andamento? Alla luce che esistono anche progetti che sfuggono alle rilevazioni. Insomma, diamo i numeri, i vostri, indicando le previsioni 2017

“Direi che è andata bene esattamente come l’anno precedente che era stato appunto un buon anno, quindi abbiamo mantenuto ‘bene’ la nostra quota di mercato”.

Naturalmente per una casa di produzione i giorni di shooting sono importanti, ma alla fine i numeri che compongono il fatturato sono la misura dell’andamento annuale. L’impressione generale, è che oggi, per arrivare allo stesso fatturato, ad esempio di due anni fa, ci vogliano molti più giorni di produzione. Concorda con l’affermazione? E se sì, ci può spiegare in parole semplici come mai? 

“In generale è vero e la risposta è semplice: i budget sono in generale più piccoli e quindi per ottenere lo stesso fatturato bisogna produrre più progetti. Per fortuna però ci sono ancora progetti ‘importanti’ da un punto di vista finanziario che aiutano a dare respiro alla società”.

E’ sempre molto complicato scegliere tra le varie produzioni girate in un anno. Tuttavia, c’è un lavoro realizzato nel 2016 che può essere indicato come il figlio prediletto? E come mai?

“Il figlio prediletto è sempre l’ultimo film che hai vinto”…

Ai bilanci di un anno che si è appena concluso, si accompagnano spesso i buoni propositi per quello a venire. Quali sono i vostri obiettivi nell’immediato? Diciamo, tra qualche mese, circa poco prima di Cannes. C’è un sogno che non è stato ancora interamente realizzato?

“Il sogno ricorrente di ogni anno è quello di potersi accreditare presso clienti nuovi  con cui non hai mai lavorato precedentemente, anche se ci dà molta soddisfazione essere sempre tenuti in alta considerazione presso i nostri abituali clienti. Insomma la continuazione di un rapporto è il vero goal”.

Per concludere,  se doveste definirvi con tre aggettivi, quali sarebbero? Insomma, tre aggettivi che definiscano la vostra unicità e magari portare un possibile futuro cliente a scegliere voi invece di un’altra cdp

“Gli  aggettivi su di noi sinceramente preferisco che ci vengano attribuiti dalle persone/società con cui lavoriamo. L’amore, passione e professionalità che metti nel tuo lavoro, sono sicuramente il miglior biglietto da visita”.

Betty Codeluppi

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