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La ‘nuova’ VML. Obiettivo un digital sempre più trasversale e performante, che serva clienti propri, del gruppo Y&R e pure quelli Red Cell, da cui eredita ‘il social’. Il tutto rientrando nell’ottica WPP di ‘palazzi autosufficenti’, capaci di sviluppare dall’a alla z da sé i progetti, seppur aperti al dialogo con il media e con tutte le 65 aziende WPP. Che a primavera inaugura il ‘Kantar Building’ e il 14 novembre fa il 3°Forum Ambrosetti

Temi: come la comunicazione può aiutare ad attrarre investimenti esteri in Italia; i prodotti di marca quale garanzia per la ripresa dei consumi; digitalizzazione, che l’Italia colmi il gap, perché per le imprese è vitale aprirsi al mondo. E ci sarà anche Sorrell, quel giorno a Milano. Atteso, poi, un ministro dell’attuale governo, anche se, non avendo ancora conferma, non si azzarda il nome (comunque donna, comunque bionda). Oltre che gli ambasciatori Uk, Usa e Giappone. Avremo comunque modo di approfondire a tempo debito.
Ora, torniamo alla notizia. La riorganizzazione di VML, post Sarzana (l’agenzia fattura oggi 5 milioni di euro, con il 65% dei clienti propri). I dettagli del come ve li abbiamo già raccontati ieri, oggi, con Vicky Gitto, Executive Vice President-Executive Creative Director di Young & Rubicam Group, abbiamo voluto approfondire i contorni, perchè rispecchiano la nuova visione dell’intero Gruppo WPP perseguita da Massimo Costa nell’obiettivo di ottimizzare l’efficienza dei diversi ‘palazzi’, necessità impellente in un momento di mercato come l’attuale se si vuole salvaguardare la profittabilità, attesa anche (idem fu l’anno scorso) per fine 2014 al 10% (nel 2012 fu del 14%), senza sacrificare l’organico, che si precisa resta perlopiù invariato (sulle 250 persone a livello di Gruppo WPP, 160 inerentemente a Y&R).
Ogni palazzo, dunque, dovrà avere in sé tutto quanto serve alla comunicazione contemporanea. A partire da rp e digital. Tanto che sono in corso incontri ravvicinati con 6 potenziali società (una anche di e-commerce), che potrebbero rientrare nell’orbita WPP. Di sicuro, infatti, in JWT e Grey United va rinforzato il digital. Santos resta, quale boutique creativa.
Si investe nella formazione dei giovani del midde management, base da coltivare in vista del prossimo futuro. Anche perché le nuove direttive parlano di direttori creativi sempre più trasversalmente responsabili (sul tema c’è stato un recente incontro tra Costa e tutti i direttori creativi esecutivi del Gruppo) del livello qualitativo di qualsiasi lavoro. Ne consegue che ogni nuova assunzione, a qualsiasi livello, non potrà più prescindere da skill digital, pure se trattasi di account.
Senza dimenticare che l’ottica è quella dell’interazione tra le diverse sigle del Gruppo. Come dimostrano i contratti oggi in essere per Barilla, Ford, Opel e Vodafone. Insomma, sempre più le 65 aziende WPP avranno rapporti e intercambi quotidiani. E’ la via per far fronte a un mercato italiano vistosamente in crisi, dove i clienti esteri hanno pesantemente disinvestito, lasciando al new business il compito di risollevare le sorti di bilancio. Sperando, anzi meglio, scommettendo, sull’Expo.