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Unicredit lancia un’offerta pubblica di scambio volontaria su Banco Bpm. Vale oltre 10 miliardi

Orcel: "Se l'offerta verrà accettata, accelererà il nostro business in Italia e porterà valore a tutti i soggetti coinvolti. Obiettivo: diventare un nuovo campione paneuropeo e un nuovo punto di riferimento per il nostro settore"
Andrea Orcel, Ceo UniCredit
Andrea Orcel, Ceo UniCredit

Il Consiglio di Amministrazione di UniCredit ha approvato il lancio di un’offerta pubblica di scambio volontaria su tutte le azioni ordinarie di Banco BPM. La decisione è stata resa nota con comunicazione diffusa oggi ai sensi dell’articolo 102 del decreto legislativo 24 febbraio 1998, n. 58 e dell’articolo 37 del Regolamento Consob n. 11971 del 14 maggio 1999.

L’Offerta resta condizionata all’ottenimento delle relative autorizzazioni regolamentari e alle
condizioni indicate nell’odierna comunicazione, che saranno ulteriormente precisate nel
Documento di Offerta.

Il rapporto di concambio è stato fissato a 0,175 azioni di nuova emissione di UniCredit per ogni azione esistente di Banco BPM, che comporta un prezzo implicito di offerta pari a €6,657 per azione, e un premio pari a circa 0,5% rispetto ai prezziufficiali del 22 novembre 20241.

L’offerta mira a rafforzare la posizione competitiva di UniCredit in Italia, uno dei mercati
principali del Gruppo. Si prevede che l’esecuzione dell’offerta di scambio sarà completata entro giugno 2025, con la piena integrazione completata entro approssimativamente i 12 mesi successivi e con la maggior parte delle sinergie realizzate entro 24 mesi.

Per i clienti, riferisce la nota, la combinazione garentirebbe fabbriche prodotto rafforzate, altamente complementari e al servizio di entrambe le entità, canali di distribuzione più efficaciemente integrati e un’organizzazione più efficiente a supporto.