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Ubs acquisisce Credit Suisse per 2 miliardi. Trovata una soluzione per assicurare la stabilità finanziaria e tutelare l’economia svizzera in questa situazione straordinaria

UBS rileva Credit Suisse, lo ha confermato, riferisce l’agi, il Consiglio federale. “È un annuncio molto importante”, ha dichiarato il Presidente Alain Berset, aggiungendo che questa soluzione è il modo migliore per ripristinare la fiducia.

L’operazione è stata resa possibile dal sostegno della Confederazione, dell’Autorità federale di vigilanza sui mercati finanziari (FINMA) e della Banca nazionale svizzera (BNS).

Con l’acquisizione di Credit Suisse da parte di UBS – spiega la Banca centrale – è stata trovata una soluzione per assicurare la stabilità finanziaria e tutelare l’economia svizzera in questa situazione straordinaria. Entrambe le banche hanno accesso illimitato agli schemi di finanziamento esistenti della BNS, tramite i quali esse possono ottenere liquidità dalla Banca nazionale secondo le Direttive sugli strumenti di politica monetaria.

Oltre a ciò, e sulla base dell’ordinanza di necessità del Consiglio federale, la Banca nazionale – si legge nella nota – può concedere a Credit Suisse un sostegno di liquidità sotto forma di prestito assistito da garanzia della Confederazione contro il rischio di insolvenza per un ammontare massimo di 100 miliardi di franchi.

La configurazione di tale prestito si fonda sul ‘Public Liquidity Backstop’ (PLB), i cui parametri sono stati decisi dal Consiglio federale già nel 2022. L’ampia erogazione di fondi fa sì che entrambe le banche possano disporre della liquidità necessaria.

Ubs avrebbe accettato di acquistare il Credit Suisse per oltre 2 miliardi, pagando 0,50 franchi per azione, contro una chiusura in Borsa che venerdì scorsa era di 1,86 franchi.