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Starbucks apre la sua casa di produzione, nascono gli Starbucks Studios per produrre intrattenimento e contenuti originali, raccontando storie che accendano le conversazioni

Da sempre sostenitore delle arti, l’insegna crede nel potere della creatività e della narrazione e così, seguendo l’esempio di altri brand, scende in campo in prima persona.

“Starbucks collabora con Sugar23, un’organizzazione di produzione multimediale e di gestione dei talenti, con l’obiettivo di promuovere la cultura attraverso l’intrattenimento. Insieme, Starbucks Studios e Sugar23 amplificheranno le storie che hanno il potere di unire le persone e di creare momenti di piacere”, sottolinea Christy Cain, vice president, brand and partnerships marketing.

L’invito a Hollywood – e non solo – a collaborare

“Lo storytelling è profondamente radicato nelle attività di Starbucks e Starbucks Studios è un’estensione naturale di questi sforzi. Insieme, sfrutteremo il potere della narrazione per favorire le connessioni, ispirare il cambiamento e costruire un senso di comunità più forte“, aggiunge Michael Sugar, fondatore e Ceo di Sugar23. “Siamo entusiasti di lavorare al fianco dell’incredibile team di Starbucks e invitiamo tutti i nostri collaboratori di Hollywood e non solo a unirsi a noi per creare intrattenimento di qualità”.

Starbucks ha una storia di sostegno a opere originali che riflettono i suoi valori. I progetti passati includono due stagioni di Upstanders – la prima ha debuttato nel 2016, seguita dalla seconda stagione nel 2017 – una serie che mette in luce persone reali che fanno la differenza nelle loro comunità. Nel 2019 è poi uscita Hingakawa, che racconta la storia di due donne che hanno trovato terreno comune grazie al loro sostentamento condiviso del caffè. Starbucks è stata anche produttrice di This is Football, un documentario in sei parti che esplora le emozioni, le storie, le passioni e i trionfi alla base dello sport più amato al mondo.