Spotify for Brands – la piattaforma che rivela insight sull’audience per connettere i brand con la generazione dello streaming – lancia Playlist Targeting, soluzione dedicata alle aziende che permette ai brand di sfruttare i dati di proprietà di Spotify per meglio raggiungere il target di proprio interesse.
Quando gli utenti iniziano ad ascoltare una tra le milioni di playlist presenti su Spotify, spesso segnalano in che attività sono impegnati – come l’allenamento – o che stato d’animo provano o cercano – ad esempio il relax. A partire dal primo maggio, le aziende potranno selezionare segmenti di audience specifici basati sugli streaming di oltre un milione e mezzo di playlist Spotify, dagli appassionati dell’esercizio fisico ai pendolari, fino a millenials, genitori e molto altro.
Tutte le campagne targettizzate offrono uno share of voice del 100% e sono rivolte a un pubblico con un grado di coinvolgimento elevato e attivo su tutti i dispositivi – 148 minuti di presenza sulla piattaforma per utente al giorno. (Fonte: dati interni Spotify).
Playlist Targeting rientra nella ventaglio di opportunità di Spotify Audience Targeting, che permette ai brand di creare campagne su un target preciso su piattaforme mobile e desktop, massimizzando la loro portata e, allo stesso tempo, aumentando la rilevanza.
I brand possono ora selezionare segmenti di audience specifici in base a chi sono gli utenti (età e sesso, provenienza, lingua), cosa stanno ascoltando (playlist, genere) e quando e in che modo stanno ascoltando musica (momento della giornata e piattaforma/dispositivo).
Le aziende possono far leva sul retargeting cross-platform e sulla messaggistica sequenziale per continuare la conversazione con gli ascoltatori in touch Pont multipli. Spotify Audience Targeting punta su dati di età e genere registrati, dati di localizzazione e comportamento , stati d’animo e di bisogno, trend sui gusti musicali e molto altro.
Il fatturato di Spotify relativo ai ricavi pubblicitari è incrementato del 53% rispetto all’anno precedente e del 380% per quanto riguarda i ricavi pubblicitari da mobile, sempre rispetto allo scorso anno. (Fonte: dati interni Spotify, Q1 2015 vs. Q1 2014).