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Olimpiadi Milano-Cortina del 2026. Nenna/UNA: “In 7 anni possiamo cambiare tante cose, creando un percorso di comunicazione efficace e coinvolgente. Fondamentale il ruolo delle Associazioni. Già attivati contatti con il Sindaco Sala”

Emanuele Nenna

A un mese dall‘annuncio della vittoria di Milano e Cortina come sede delle Olimpiadi invernali 2026, abbiamo intervistato Emanuele Nenna, Presidente UNA, in merito alle opportunità di business che l’evento rappresenta per il comparto e come UNA si sta muovendo al riguardo.

Già Milano ha dato dimostrazione di sensibilità sul fronte comunicazione, sposando diverse  iniziative nel corso degli ultimi anni, spaziando da internet alla creatività. Cosa potrebbe essere messo in campo per le prossime Olimpiadi?

Le Olimpiadi saranno di certo un’opportunità per Milano per iniziare un nuovo percorso e per diventare sempre più un punto di riferimento per la creatività e la comunicazione. I Giochi si aggiungono al già ricco programma di iniziative ospitate nel capoluogo lombardo durante tutto l’anno come, ad esempio, il Salone del Mobile o le settimane della moda e possono essere uno stimolo per pensare a nuovi formati di eventi. La principale occasione, avendo un così largo anticipo rispetto alla data effettiva di questa manifestazione, è la possibilità di creare un percorso.

Nel mondo della comunicazione in 7 anni possono cambiare tante cose, ecco perché è importante fin da ora stabilire delle idee solide e dei legami consistenti con la città e il territorio di Milano oltre a pensare a come valorizzare la presenza di tante persone attese e alla visibilità della città. Si potrebbe pensare di creare un Fuori Olimpiadi, una specie di Fuori Salone a tematica sportiva, che possa interessare e coinvolgere diverse aree e distretti della città e che possa diventare un’opportunità per diversi brand, non solo legati allo sport, per presentarsi ed offrire una vera e propria narrazione.

Mi immagino Milano come un contenitore di tante storie diverse, tutte accomunate dallo sport. In questo contesto le associazioni come UNA possono lavorare in concerto con il comune di Milano per creare qualcosa di strutturato in grado di rappresentare un’opportunità attrattiva per i brand e costruire opportunità di investimento.

La potenzialità di ideare dei circuiti permetterebbe a tutti i soggetti coinvolti – dalle aziende alle persone alle istituzioni – di iscrivere le proprie storie all’interno di un contesto creando una comunicazione armonica, propedeutica al racconto della città che si prepara alle Olimpiadi”.

Ma non c’è il rischio effetto marmellata? Troppo che rischia di creare confusione? Quanto conta la regia del tutto e quale le forze/ associazioni che dovrebbero coordinarsi?

“Ilcoordinamento delle iniziative e la definizione di un percorso strutturato diventano fondamentali per creare reali opportunità con un conseguente ritorno sugli investimenti per tutti gli attori coinvolti. Più c’è un disegno concreto, più sarà facile anche per i brand decidere come prendere parte a questo progetto. Il ruolo delle associazioni sarà fondamentale in quanto potranno lavorare su due fronti contemporaneamente: da un lato offrire consulenza per creare i contesti narrativi, dall’altra per mettere in contatto la città con i marchi. Inoltre, vedo anche la possibilità di inventare nuovi formati creativi o proporre nuove idee”.

Che tipo di indotto per le realtà del comparto è possibile ipotizzare?

“E’ difficile fare una stima oggi, ma il nostro Centro Studi UNA si occuperà di certo di questa tematica per andare a definire delle stime di crescita, che potrebbero portare dei riscontri positivi anche al nostro comparto”.

 Come UNA vi siete già attivati o quali i prossimi passi?

 “Il prossimo passo sarà sicuramente quello di avere un’interlocuzione con le istituzioni, a partire dal comune di Milano, per trovare degli accordi di organizzazione e gestione dei progetti che verranno realizzati in previsione delle Olimpiadi.

Stiamo cercando di pianificare degli incontri con il sindaco Sala per offrire il nostro supporto come associazione in qualità di consulenti, ma anche per offrire occasioni concrete di intermediazione con aziende, agenzie, brand, enti, dato la nostra posizione di interlocutore privilegiato con questi ultimi.

In qualità di associazione vantiamo un profondo know-how che saremmo più che entusiasti di poter offrire al Comune di Milano per rendere questa iniziativa ancora più rilevante, coinvolgente e comunicabile”.