Trnd ne è certa, l’illusione che like e follower sui social media corrispondano all’engagement da parte dei consumatori, unita alla crescente rigidità delle piattaforme social, sempre più simili a paid media tradizionali, sta portando le aziende a trovare altri modi di relazionarsi direttamente con il consumatore finale, sentendo il bisogno di cambiare approccio per incontrare quei comportamenti che vanno al di là del semplice acquisto e che invece implicano la condivisione, la collaborazione, lo scambio.
E proprio l’esigenza di mantenere relazioni più spontanee tra brand e consumatori ha portato in Europa e negli Usa all’elaborazione della metodologia del Collaborative Marketing, in cui i consumatori sono molto più che semplici compratori passivi e volendo venire coinvolti (ascolta in questo video la testimonianza diretta di una ambassador) aiutano i propri brand preferiti a fare marketing, con un passaparola spontaneo e gratuito. (segue sotto)
Attraverso il marketing collaborativo, inoltre, si è in grado di integrare la misurazione delle conversazioni e dei passaparola off line, i più difficili da rilevare con Kpi attendibili, con le rilevazioni online, ottenendo così un approccio al Crm più completo e adatto a comprendere.
Ieri, a Milano, Trnd Italia ha dedicato al tema un incontro. Ne parlano al microfono di youmark Milvia Bonvicino, Head of client services, Trnd Italia; Wolfgang Sparer, Market Director Chocolate, Loacker; e Iacopo Biondi, Segment Marketing Manager South Europe, Hawaiian Tropic.