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Il co-working di Think Cattleya è anche responsabilità sociale. A disposizione spazi gratuiti e condivisione del sapere

Think Cattleya ridefinisce il concetto di co-working includendolo di  un senso di ‘responsabilità sociale’.

Le  pareti degli uffici condivisi, infatti, si  aprono, sovvertendo più tradizionali modalità. L’open space, sede di Think Cattleya Milano, dunque si amplia per mettere a disposizione gratuitamente postazioni per lavorare , segreteria, connettività ma soprattutto know how produttivo per registi, videomaker, creativi italiani ed internazionali che hanno bisogno di una residenza lavorativa a Milano. Uno spazio che vuole incoraggiare i progetti, luogo di lavoro  osmotico che riflette le passioni, i valori, la personalità della cdp. Il tutto all’insegna dell’accoglienza, che qui fa rima con creatività.

Monica Riccioni
Monica Riccioni

Così ne racconta meglio il senso, in una nota, l’ad Monica Riccioni: “Un luogo transdisciplinare, spazio di confronto che permette di creare uno scambio tra le specifiche modalità di sviluppo di un progetto creativo, proprio del settore advertising. Avevamo voglia di ampliare il flusso, peculiare della nostra sede di Roma; dove per coesistenza  dei diversi reparti : cinema, advertising, editoriale, tv, serie web c’è un continuo patrimonio di idee che scambia e si interseca, una piattaforma di scambio che porta alla realizzazione di progetti di valore. Valore che vogliamo diffondere con il progetto Think Cattleya Coworking, mettere a disposizione un luogo che diventi incubatore di idee, fuori dalle barriere nazionale/internazionale, che favorisca la traccia della comunicazione”.

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