Il Covid-19 ha cambiato il modo di lavorare, svelando come da remoto molto si possa fare. “Per noi di MINDSHARE non è stato difficile, la nostra cultura è fondata sulla capacità di adattarsi, sulla velocità, sul lavoro di squadra e per questo ci siamo fatti trovare pronti. Come sempre eravamo già nel futuro.” commenta in una nota Roberto Binaghi, Chairman & Ceo Mindshare Italia.
E aggiunge: “Questa sarebbe stata, come ogni anno, la settimana del nostro HUDDLE, il non-evento riconosciuto come l’appuntamento autunnale atteso dai clienti e dalla media industry e una ‘versione virtuale’ sarebbe stata come minimo scontata. Tutti se l’aspettavano, ma in questo modo una giornata che si è sempre contraddistinta per il suo saper essere inconsueta e sfrontata, si sarebbe trasformata nell’ennesima presentazione online incasellata nelle agende, l’esatto opposto di quello che HUDDLE realmente è. Per questo motivo ci siamo fermati e a malincuore abbiamo deciso “di saltare un giro”.
“Il nostro HUDDLE è contatto ravvicinato per condividere, stare insieme, incontrarsi, abbracciarsi, ispirarsi, ascoltare musica e bere un Campari prima di andare via. Tutte cose da vivere sulla propria pelle, non all’interno dello schermo del pc. A noi piacciono gli stadi pieni. Piace la musica dal vivo. Le pacche sulle spalle e le strette di mano, trovarsi spalla a spalla per scoprire che si può chiacchierare di business anche in presenza di un unicorno color porpora che ti accoglie all’ingresso degli uffici di Mindshare. Per questo il nostro HUDDLE tornerà nel 2021 e sarà memorabile. Ve lo promettiamo”, conclude.