Simone Cristiani, Executive Creative Director TRUE COMPANY
Qual è il luogo che più ti rappresenta tra quelli dove hai trascorso queste vacanze estive?
“L’ombra delle tamerici sulla sabbia”.
Perché. Cos’ha di speciale per te?
“E’ un non luogo, è una sensazione a cui non tornavo da un po’: primordiale, sospesa, aperta, accogliente. E’ scollegata da tutto e quindi disposta a immaginare nuove connessioni”.
Come consigli di viverlo a chi intende respirarlo nella sua dimensione più inedita e creativa? Ci dici in pillole i must have – be?
“Con tutto se stesso e senza nient’altro. Tra i must imperdibili e più creativi della location segnalo: lo studio preliminare dello spostamento dell’ombra in funzione del sole, imprescindibile per trovare la posizione che richiederà meno aggiustamenti con il passare delle ore; raggiungere lentamente lo stato ipnotico indotto dalle profondità ondeggianti delle foglie; la scelta dei rami a cui appendere i vestiti”…
Quanto ha pesato nel ‘sentire’ questo luogo la coronavirus era?
“Lo ha reso più che mai fondamentale”.