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Cdp, l’importanza di avere un posizionamento. Filmmaster Productions: affidabilità, flessibilità, scouting di talenti inediti, con la visione globale di un gruppo che opera nell’intrattenimento, arte, grandi eventi. Obiettivo, essere hub internazionale per giovani registi e talenti di vario tipo. Ad agenzie e brand diciamo, condividete idee e progetti fin dall’inizio. La nuova comunicazione lo esige

Ne abbiamo parlato con Andrea Ciarla, Michela Gabelli e Fabrizio Razza, Executive Producer FILMMASTER PRODUCTIONS.

L’importanza di avere un posizionamento. Ci raccontate in sintesi il vostro?

“Filmmaster Productions ha mantenuto negli anni un posizionamento alto grazie alla nostra affidabilità e flessibilità, sviluppando nel tempo un ottimo rapporto qualità-prezzo, spaziando da grandi progetti a quelli più piccoli. Il continuo scouting di talenti inediti è nel nostro dna, la ricerca regia e di figure altamente creative è il punto di partenza attorno al quale costruiamo ogni progetto sul quale siamo coinvolti. L’appartenenza a un gruppo che opera nell’intrattenimento, nell’arte, nei grandi eventi, nella comunicazione e le nostre sedi all’estero, ci hanno permesso di sviluppare una visione globale del mercato e di tutte le novità in questi settori. La possibilità di collaborare con alcune delle nostre sister companies in particolari occasioni, ci permette di costruire progetti di comunicazione a 360 gradi e di essere per le agenzie e per i clienti un interlocutore unico”.

Dovendo scegliere, quali i progetti realizzati nel 2019 che più vi rappresentano e perché

“Non c’è un progetto specifico, ce ne sono tanti dei quali siamo fieri, ma se dovessimo citarne alcuni diremmo le ultime produzioni, lo spot Fineco e Polaroid. Sono due progetti di calibro diverso sui quali abbiamo lavorato con registi nuovi sul mercato italiano, che ci hanno regalato un lavoro speciale, pochi elementi utilizzati, più istinto artistico ed una grande collaborazione con l’agenzia e con il cliente. Sempre più spesso inoltre ci viene questo di produrre non solo il tvc, ma contestualmente anche la campagna stampa e i contenuti digital, come nel caso dei due spot citati. È proprio in queste occasione che la cdp dimostra tutta la sua capacità di costruire un progetto e flessibilità produttiva nel gestire parallelamente le diverse esigenze”.

Le sfide qualitative che vi siete posti per il 2020

“La sfida che ci poniamo ogni giorno è quella diventare un hub internazionale per giovani registi e talenti di vario tipo, un polo attrattivo che raccolga eccellenze da tutte le parti del mondo. Negli ultimi mesi del 2019 abbiamo rinnovato il nostro roster di registi, grazie alle partnership con Landia, Academy e altre singole figure che erano freelance sul mercato italiano. Continuiamo ad investire nello scouting e nel networking per potenziare progressivamente il nostro serbatoio creativo”.

Cosa vi sentite di suggerire ai clienti (agenzie e-o brand) al fine di render più efficiente ed efficace il rapporto di collaborazione?

“Il suggerimento è quello di condividere idee e progetti fin dall’inizio della proposta in modo da offrire al meglio il nostro apporto creativo e produttivo. Le cdp sono la parte finale della filiera per la realizzazione di una campagna, sicuramente importante tanto quanto gli step precedenti. Un coinvolgimento maggiore ci permetterebbe di costruire una proposta migliore, ad hoc. Oramai ogni campagna presenta esigenze e sfide diverse, dobbiamo essere partner di agenzie e clienti, non semplici fornitori che presentano un preventivo. La collaborazione trasparente e diretta è sempre vantaggiosa per tutte la parti”.

L’augurio che mandate al mercato per questo nuovo anno?

“L’augurio è quello di trovare nuova voglia di comunicare oltre che investimenti, osando e sperimentando perché in fondo proprio da ciò che non si conosce bene partono le idee”.

Il desiderio che vorreste veder realizzato?

“Quello di continuare ad andare in questa direzione con vivacità e voglia di fare, varcando nuovi territori”.

 

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