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Alice, Nenna, Zendrini e i contest online. Scusate, ma sulla questione rapporto agenzie-clienti, vorrei dire la mia. E alla D.ssa Guantini di Banca di Pisa e Fornacette chiedo: per Lei e la sua azienda, la comunicazione è un valore?

By Pasquale Romano, ad Unsual. Invitando anche voi a dire la vostra. Scrivete a redazione@youmark.it, oppure commentate più sotto.
“Un giorno Alice arrivò a un bivio sulla strada e vide lo Stregatto sull’albero.
‘Che strada devo prendere?’ chiese.
La risposta fu una domanda:
‘Dove vuoi andare?’
‘Non lo so’, rispose Alice.
‘Allora, – disse lo Stregatto – non ha importanza.’
Le considerazioni di Emanuele Nenna e di Fulvio Zendrini (antitetiche), e iniziative come quella della banca online Bccforweb, che mette in palio ben 3.000 euro per un’idea ‘dal forte impatto innovativo’, sono forse il segnale che non si sa più dove si vuole andare?
Non lo sanno le agenzie quando ritengono che non possa essere loro chiesto, a volte, anche solo di fare (cfr Nenna: “Adesso no. Mi chiedi di fare ma non di pensare”) senza che ciò escluda il ruolo di ‘pensatori’, in altre occasioni o per altre aziende, senza essere ‘sempre remissiva, sempre accondiscendente, coda fra le gambe’ (cfr Zendrini).Non lo sanno le aziende quando decidono di lanciare contest come questo, senza pensare (ed evito commenti sul valore che si attribuisce alla consulenza di comunicazione), che le ore uomo da destinare all’analisi delle centinaia di proposte che arriveranno (ma mi piacerebbe non ne arrivasse alcuna) costano infinitamente più dell’eventuale saving che immaginavano di ottenere.

Sono tuttavia convinto che non si debba generalizzare. Non rammaricarsi al punto di chiudere una ‘storia d’amore’, né immaginare un mondo di agenzie ormai incapaci di essere partner di valore.

Però una cosa alla D.ssa Guantini di Banca di Pisa e Fornacette desidero dirla: non indica più contest di questo tipo se per lei e la sua azienda la comunicazione è un valore. Chiami qualche agenzia e la incontri (e intanto si fa una prima opinione delle ‘persone’ che ha di fronte). Poi ne inviti 3, massimo 4, a farle delle proposte. Sono certo che troverà la soluzione adatta.

E alle Agenzie (non ai freelance che sono una cosa diversa) di non aderire a contest di questo tipo perché, a meno che non mi dimostrino il contrario, non possono che generare perdite economiche salvo sfruttare ‘ragazzini post laurea che costano poco’ (cfr. Zendrini).

‘Ultimamente erano successe tante di quelle cose strane che Alice aveva cominciato a credere che di impossibile non ci fosse quasi più nulla.

Alice ci indica la strada. Di impossibile non c’è quasi più nulla, anche che Aziende e Agenzie lavorino insieme con reciproca soddisfazione”.