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Al via il progetto sulla sicurezza domestica dei bambini realizzato da Moige in collaborazione con Duracell

Quello della sicurezza domestica è un tema particolarmente sentito, soprattutto dalle famiglie con bambini piccoli: creare un ambiente sicuro in casa per i propri figli rappresenta infatti una priorità per ogni genitore ed è importante mantenere sempre alta la consapevolezza dei potenziali pericoli e conoscere, o anche solo ripassare, le azioni che si possono mettere in campo per prevenire possibili incidenti.

Per questo, Moige – Movimento Italiano Genitori onlus – e Duracell – marca di batterie – hanno dato vita al progetto ‘Home Safe Home’ per sensibilizzare e supportare le famiglie, specialmente i neo genitori, rispetto al tema della sicurezza domestica.

Il progetto si compone di due parti: un’indagine realizzata dall’Istituto Piepoli che fotografa azioni e percezioni dei genitori italiani in merito alla sicurezza dei figli in casa – i cui risultati sono stati confrontati con un’indagine realizzata sempre da Moige nel 2013 sullo stesso tema – e una breve guida con i suggerimenti principali in merito ai comportamenti e alle misure da adottare per avere una casa a tutti gli effetti ‘a prova di bambino’. Azioni a cui Duracell affianca la sua ultima innovazione: la tecnologia Baby Secure, pensata per proteggere i più piccoli dall’ingestione accidentale di batterie a moneta a litio, sempre più presenti nelle case degli italiani.

Per capire quali pericoli siano considerati più incombenti, al di là dell’esperienza diretta, è stato chiesto ai genitori di indicare con quale frequenza, secondo loro, si verifichino alcune tipologie di incidenti domestici nei bambini. Al primo posto figurano le cadute (75%) seguite dal soffocamento (20%), temuto soprattutto in chi ha figli tra gli 0 e i 2 anni, e dai tagli (17%). A seguire: schiacciamento (15%), ustioni (8%), annegamento (6%) e avvelenamento (5%). Passando, invece, all’esperienza diretta, emergono come incidente più comune le cadute (49%), seguite da ferite da taglio (21%), ustioni (15%), ingestione e/o inserimento di oggetti in naso/orecchio (9%), avvelenamenti (4%), scosse elettriche (2%). Rispetto al 2013, l’unico cambiamento significativo riguarda l’ingestione o inserimento nel naso/orecchio di oggetti, che nel 2013 pesava solo l’1%. Questa variazione potrebbe dipendere dal fatto che oggi, nelle nostre case, sono presenti molti più dispositivi tecnologici, anche di piccole dimensioni.

Restringendo il campo di attenzione solo ai prodotti che si hanno in casa, a destare maggiore preoccupazione per la sicurezza dei bambini sono i detersivi (63%) e i prodotti per la pulizia della casa (17%). Infatti per questi, così come per medicinali e batterie, i genitori richiedono soprattutto confezioni difficili da aprire, a prova di bambino, dicendosi pronti, nell’86% dei casi, a spendere di più per acquistare un prodotto con standard di sicurezza più alti.

‘Home Safe Home – Casa sicura a misura di bambino” è anche una breve guida che raccoglie suggerimenti chiave in 10 punti e che sarà inviato a oltre 100.000 persone, tra genitori e nonni, per aiutarli a prevenire gli incidenti con utili accorgimenti.