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A proposito di registi. Vi presentiamo Marco Santi. Prima di tutto però guardate il suo ‘Nother feat. Moon Leap’. Parla della voglia di provarci e ha vinto un bando Puglia Sounds. “Talento è trasmettere emozioni con naturalezza. Ma ci vuole ossessione”

Ciao, da quanto fai il regista, come hai iniziato e quali i tuoi obiettivi?
“Ho iniziato durante il liceo con i miei amici più stretti. Avevo 15 anni. Giravamo film comici amatoriali e li proiettavamo a fine anno. Bei tempi. Con gli anni ho capito che volevo fare cinema. Era il mio obiettivo e lo è tutt’ora. Non c’è mai stato un piano B”.

Parliamo di Nother feat. Moon Leap. Come è nata l’idea, avevi un committente, a cosa ti eri ispirato e cosa volevi comunicare?
“…anche io non so ballare. Ho sempre fatto finta e mi è sempre andata bene”. L’idea è nata da questa frase che avevo in testa da qualche tempo. L’ho sentita dire da qualcuno o l’ho letta da qualche parte, non ricordo in realtà. La mia memoria è pessima ma quella frase mi è rimasta e l’ho rielaborata nel tempo. Aspettavo il progetto giusto per utilizzarla ed eccoci qua. Con il clip volevo trasmettere la voglia di provarci nonostante i propri limiti. Forse così è un po’ romanzato ma il concetto è questo. Il clip è stato finanziato da Puglia Sounds grazie ad un bando a cui ha partecipato Nother. Il cliente scomodo per me era proprio quest’ultimo.

Cosa significa per te talento?
“Antica moneta in circolazione in Grecia e in Palestina ai tempi di Gesù. 🙂 Talento per me nel nostro campo è avere l’idea giusta al momento giusto e saperla realizzare. Ma forse ora che ci penso è più di ogni altra cosa trasmettere emozioni con naturalezza. Comunque in qualsiasi modo lo si voglia descrivere, da solo il talento vale poco. É strettamente collegato all’ossessione, al duro lavoro, alla ricerca continua e alla determinazione di voler raggiungere un obiettivo, costi quel che costi”.

Chi sono i tuoi maestri?
“Purtroppo nella vita professionale non ho avuto un maestro da cui apprendere. È una figura che ho sempre cercato ma niente da fare… Ammiro profondamente tanti autori e registi, dagli storici ai più contemporanei. Oggi però sono in fissa con Kafka e quindi cito lui, il giovane Franz”.

Cosa vorresti che cambiasse nell’attuale mercato perché diventi più efficace ed efficiente nel supportare nuovi talenti e nuovi lavori?
“Domanda complessa: nel mercato dei vidoclip forse ci vorrebbe più libertà artistica e più apertura verso idee originali e registi più autoriali e/o visionari, soprattutto nei progetti più mainstream, quelli che dispongono di maggior budget e visibilità. C’è un gap enorme tra i clip europei/usa e quelli nostrani, molto complicato da colmare. Però perché non provarci”?

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