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Dilemma + Bonsaininja + Orione, 10 mio di fatturato. Un progetto che, attorno al valore della consulenza e della specializzazione per la messa a terra, cresce. In arrivo una new entry, strizzando l’occhio a influencer marketing, in-store e digital strategy, con il pallino per il media

Ci verrebbe da chiamarlo Gruppo Dilemma, ma in realtà ufficialmente  si presentano come Dilemma + Bonsaininja + Orione. (per ora e capirete tra pochissimo perché visto che a breve potrebbe aggiungersi una nuova realtà). Fatto sta che il loro fatturato è già arrivato a 10 milioni, dopo aver archiviato un 2023 a 8 (Dilemma nasceva nel 2020). Un valore, i 10, che può senza falsi ottimismi essere considerato obiettivo di minima, visto che all’orizzonte ci sono già due nuovi progetti (uno in ambito tecnologia e l’altro servizi delivery) vinti dopo gara, così come è alla firma l’acquisizione di quote di un’agenzia specializzata verticalmente. Per ora non trapela nulla di più, perché, prenda nota chi ancora non se ne intendesse di stereotipi regionali, il Ceo Dilemma, Davide Della Pedrina, è valtellinese e lì si dice che nulla è vero prima di aver apposto firma. Il tutto per farci respirare la prerogativa assolutamente pragmatica e coi piedi per terra con cui questo gruppo ama occupare il proprio posto nel mercato.

Ci siamo ricascati, l’abbiamo ancora chiamato Gruppo. Chiariamo allora subito i termini. Dilemma, ne sono soci al 70% lo stesso Della Pedrina, Alessandra Cinerari, Account, al 20%,  e al 5% Peter Grosser che ne è Presidente,  detiene il 70% di Bonsaininja, di cui è direttore creativo  Fabio Cillo Legnani, che a sua volta possiede il 30% di Orione, specializzata nell’universo Mice, che nei soli 6 mesi di partnership del 2023 ha fatturato due milioni di euro, oggi già  arrivati a 3,5 mio, grazie all’allargamento del piano d’azione, non solo banche finanza e assicurazioni, pure farmaceutico e food.

Senza dimenticare che, oltre alla giù citata agenzia specializzata, nell’aria c’è pure voglia di influencer marketing, in-store e digital strategy, cercando anche la giusta opportunità nel media, considerato ‘benzina’ della comunicazione, soprattutto per chi dichiara come posizionamento l’offerta di idee per i business dei clienti, insomma strategie aziendali applicate alla comunicazione, volando ben oltre i confini dei brief. Insomma, un hub neutrale dal punto di vista creativo in grado di proporre soluzioni efficaci principalmente in base ad obiettivi commerciali e di posizionamento delle marche.

Per quanto riguarda Dilemma, alla base storica di clienti (Loacker, Candy, Hoover, Forst, Perdormire, Italia Zuccheri tra i tanti) si sono aggiunti nuovi brand di rilevanza internazionale e progetti locali, ma di grande potenziale ed interesse. La nuova piattaforma di Fage Total, lanciata a inizio 2024 con pianificazione TV (prima campagna locale del brand),

la comunicazione di Euroflora 2025, il lancio del nuovo marchio dedicato all’usato di Autotorino (BeBeep), il rilancio del Pomodoro Petti e la consulenza strategica per OCS, leader italiano nel credito al consumo. Proprio di questi giorni è poi il re-branding di Candy, presentato alla Milano Design Week, che prevede un nuovo impianto strategico, nuovo posizionamento, nuova identity e una nuova campagna internazionale.

Lo stesso vale per Bonsaininja, che aggiunge ad una base clienti di alto livello (Barilla, Haier, Pirelli, Luxottica) collaborazioni con marchi del calibro di Timberland, Glade, Feralpi, Sofidel e Marchon, grazie a nuovi progetti che vanno dagli allestimenti fieristici alle experience digitali, dalle attivazioni sul territorio a gli eventi promozionali.

Senza dimenticare il valore dello spazio milanese di via Colletta 22, aperto alle relazioni, quindi luogo di interscambio, per eventi creati ad hoc per i clienti, così come per le stesse agenzie che li condividono, allargando osmoticamente le opportunità sistemiche.