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‘Viaggio in Martesana’, il podcast autoprodotto dalla podcast factory di Stazione Radio

Viaggio in Martesana

Il podcast Viaggio in Martesana racchiude quattro puntate in lingua italiana e inglese con testimonianze e storie raccontate da esperti della Martesana. Realizzato dalla podcast factory di Stazione Radio – centro culturale sul vivere sostenibile in via Tofane 45 a Milano – con il contributo del Ministero della Cultura incentivo PNRR ‘Transizione ecologica organismi culturali e creativi’, racconta storia, architettura, paesaggi e persone del Naviglio della Martesana.

La prima puntata è dedicata alla scoperta e nascita del Naviglio, a come si è sviluppato nel corso degli anni, a quali personaggi l’hanno reso celebre, alle leggende nate intorno alle sue acque. Il racconto si apre con una citazione sulle acque di Milano tratta dal libro Le Meraviglie di Milano di Bonvesin Da la Riva, poeta e scrittore milanese nato e vissuto tra il 1240 e 1315. Si prosegue con una digressione sulla storia dei canali navigabili e dei fiumi milanesi, fondamentali nello sviluppo della città di Milano, a cura di Giuliana Fantoni, studiosa di storia medioevale. Nella puntata pilota si ricorda anche un passo dei Promessi Sposi in cui Manzoni cita il naviglio Martesana durante la fuga di Renzo da Milano, dopo essersi messo nei guai per ‘la rivolta dei forni’. Edo Bricchetti, architetto e umanista, descrive la curiosa regata in gondola, dal Lago di Como a Venezia, avvenuta negli anni Novanta passando lungo la Martesana. Federico Beltrami e Carla Colombo del Consorzio di Bonifica Est Ticino Villoresi intervengono per raccontare il ruolo centrale del naviglio, nella navigazione, così come per il trasporto merci e l’irrigazione dei campi. Emilio Pelosi, uno degli ultimi mugnai, introduce il tema dei mulini ad acqua, raccontando la sua storia personale e quella del Mulino Bruciato.

La seconda puntata descrive la natura e l’ambiente che circondano il Naviglio Martesana. Si raccontano storie di api, di alberi secolari, di fiori e di piante provenienti da altri Paesi del mondo. Giulia Capodieci, esperta di piante e di intelligenza artificiale, racconta di ciò che circonda il naviglio Martesana, dell’amore e del rispetto che ci vogliono per l’ambiente e la natura.
Alberto Mattavelli, naturalista e divulgatore scientifico, permette all’ascoltatore di immergersi nel verde, di conoscere la flora presente lungo il naviglio Martesana: piante, fiori, alberi e foglie sia nostrane sia importate da altri paesi, e tutti i tipi di fauna che popolano sponde e acque del canale. Infine Marco Galli, presidente dell’Ecomuseo Adda di Leonardo, introduce la storia di un albero storico, situato a Cassano d’Adda, proprio di fronte al Castello Borromeo d’Adda. Si tratta di un gelso imponente, una pianta che permette una redditività agricola e agraria della campagna milanese.

La terza puntata è sui temi dell’energia e dei mulini ad acqua introdotti da Cristina Ricci, dell’Ecomuseo Martesana. Nel territorio Martesana se ne contano almeno 15 ed erano impiegati per muovere le macchine e sostituire così la forza dell’uomo e degli animali, essi nascono contestualmente al naviglio e sono parte integrante del contesto. Dominante in questa puntata è il tema delle centrali idroelettriche presenti sul territorio. Si fa riferimento a tre importanti centrali storiche di Edison: Bertini, Esterle e Semenza. A parlarne ci sono Carla Iacobini, Territorio-Divisione Power Asset Edison, e Damiano Rigamonti, Divisione Idroelettrica Edison. Entrambi raccontano il passato e il presente delle centrali, il loro ruolo e la loro importanza.
Conclude il racconto Piero Maranghi, pronipote dell’architetto milanese Piero Portaluppi e direttore operativo della fondazione Piero Portaluppi, introducendo la figura di Portaluppi nell’ambito del tema sulle centrali; spiega i progetti e la visione artistica del bisnonno, figura di spicco dell’architettura e urbanistica milanese del secolo scorso. Portaluppi progettò, per esempio, il pavimento di piazza Duomo a Milano.

La quarta e ultima puntata si chiude con una narrazione dedicata alle bellezze architettoniche. Riprende la parola Piero Maranghi che racconta della centrale idroelettrica di Trezzo sull’Adda, progettata da Portaluppi, e lo fa ponendo l’accento sulle caratteristiche architettoniche che hanno reso la struttura più di una semplice centrale ma un vero e proprio monumento da visitare. Conclude il viaggio in Martesana Giorgio Ravasio, presidente dell’Associazione Crespi d’Adda, con un racconto sul Villaggio operaio Crespi d’Adda, un luogo di grande valore artistico, sociale e culturale riconosciuto come sito Unesco. Crespi d’Adda nasce nell’800 con la funzione di villaggio operaio ed è divenuto nel corso del tempo un centro culturale, testimonianza di ciò che era.