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Il successo esplosivo dei podcast di ‘white noise’ costringe Spotify a escluderli dal programma ‘Ambassador Ads’

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Spotify sta eliminando alcuni ‘privilegi’ pubblicitari di cui godono i podcast di ‘white noise’ – un tipo di podcast di rumore ambientale che prevede il loop di suoni rilassanti come la pioggia o la statica – nel tentativo di aumentare i profitti. Come riportato da Bloomberg, infatti, Spotify ha illustrato le modifiche al suo programma Ambassador Ads (che paga i creator per mettere in onda annunci pubblicitari che promuovono i contenuti di Spotify) in un’e-mail inviata agli stessi creator venerdì, avvisando che i podcast di ‘rumore bianco’ non potranno più partecipare al questo programma di marketing a partire dal 1° ottobre.

Secondo quanto riportato da Bloomberg, Spotify non intende investire il proprio budget per sostenere i podcaster di white noise attraverso gli annunci degli ‘ambassador’. Tuttavia, i creator di white noise podcast possono ancora guadagnare attraverso abbonamenti a pagamento, supporto agli ascoltatori e annunci pubblicitari automatici, cioè quelli che inseriscono in modo autonomo annunci di terze parti negli podcast, come avviene per la pubblicità su YouTube. Secondo la fonte di Bloomberg, il denaro “non è stato investito nel modo migliore”, perché le playlist di rumore ambientale spesso servono come rumore di fondo invece di coinvolgere attivamente gli ascoltatori: e alcuni podcaster di white noise guadagnano fino a 18.000 dollari al mese in entrate pubblicitarie.

Il programma Ambassador Ads paga i creator in base alle impression ottenute, mentre secondo i documenti trapelati a gennaio (citati nel rapporto di Bloomberg), i podcast di rumore bianco e ambientale sono stati involontariamente potenziati come parte del tentativo di Spotify di promuovere i contenuti basati sulle conversazioni (e quindi i podcast) rispetto alla musica, che rappresentano circa 3 milioni di ore di ascolto giornaliero sulla piattaforma. Spotify aveva calcolato che avrebbe potuto aumentare il suo profitto lordo annuale di 38 milioni di dollari se avesse rimosso i podcast di rumore bianco dal suo talk feed e avesse reindirizzato gli ascoltatori verso altri tipi di contenuti, benché alla fine non avesse mai dato seguito a questa idea.

Nell’ambito dell’aggiornamento del programma Ambassador Ads, Spotify ha aumentato la soglia di pubblico richiesta ai podcaster tradizionali per partecipare al programma da 100 a 1.000 ascoltatori unici di Spotify negli ultimi 60 giorni. L’azienda ha inoltre dichiarato che sta cercando di invitare un maggior numero di host di podcast al programma Automated Ads e che i partecipanti possono calcolare una divisione al 50% dei ricavi.

Non sorprende che Spotify sia alla ricerca di modi per trattenere una maggior somma di denaro dai ricavi, comunque. Il tech giant ha avuto risultati altalenanti negli ultimi anni; il Report èpiù recente sui guadagni ha rivelato che il servizio ha 220 milioni di abbonati paganti, con un aumento del 27% rispetto all’anno precedente. Tuttavia, l’azienda sta registrando un calo dei ricavi per abbonato di circa il 6% e ha annunciato diverse ondate di licenziamenti, eliminando a giugno circa duecento addetti dalla sua divisione di podcasting.