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WhatsApp Business: le aziende devono ricevere il consenso degli utenti per utilizzarlo. Esendex stila una breve guida per non fare errori

Alessandro Pogliani, Marketing Campaign Manager di Esendex
Alessandro Pogliani, Marketing Campaign Manager di Esendex

Con oltre due miliardi di utenti mensili in tutto il mondo, WhatsApp è oggi lo strumento più utilizzato per comunicare con amici, familiari e colleghi, ma è considerato sempre più anche un canale di mobile messaging particolarmente strategico ed efficace per dialogare con i clienti.

Alla luce di una sempre maggior diffusione anche in ambito business, Meta, con l’obiettivo di fare in modo che WhatsApp rimanga il più possibile libero da spam e messaggi percepiti come indesiderati, richiede alle aziende che vogliono utilizzare questo strumento di ottenere preventivamente dai destinatari l’espresso consenso a ricevere i messaggi (opt-in), oltre a comunicare chiaramente le modalità con cui eventualmente procedere alla revoca del consenso stesso (opt-out). Infatti, solo nel caso in cui sia l’utente a iniziare la conversazione via WhatsApp, l’azienda può rispondere entro 24 ore senza consenso esplicito; in tutti gli altri casi, in cui la conversazione inizia dall’azienda, è necessario il consenso esplicito degli utenti.

I 5 consigli di Esendex

In quanto Business Solution Provider ufficiale di Meta, Esendex ha rilasciato una breve guida operativa con 5 consigli utili per adottare la corretta strategia di opt-in e opt-out, così da avere la sicurezza di utilizzare WhatsApp Business nel pieno rispetto delle regole e nel modo più efficace possibile.

  • La prima indicazione è quella di avvalersi della modalità che si ritiene più appropriata per ottenere il consenso da parte degli utenti, scegliendo tra SMS, un modulo da compilare sul proprio sito web, via telefono, tramite moduli cartacei, ecc.
  • Il secondo consiglio è quello di assicurarsi che gli utenti si attendano di essere contattati tramite WhatsApp e avere così la certezza che i messaggi non vengano considerati in alcun modo indesiderati.
  • Il terzo consiglio riguarda, invece, l’importanza di comunicare in modo chiaro il valore delle informazioni che saranno inviate via WhatsApp, nonché la possibilità che avranno di replicare in modo rapido e immediato.
  • Il quarto e il quinto suggerimento sono, invece, relativi alla politica di opt-out per la revoca del consenso a ricevere i messaggi, che deve essere innanzitutto chiara e trasparente e che, in caso di blocco o richiesta di non ricevere più comunicazioni, preveda l’immediata cancellazione del nominativo tra quelli che hanno dato il consenso a ricevere comunicazioni via WhatsApp.

“Senza il consenso esplicito dei destinatari è inutile e anzi dannoso inviare comunicazioni di marketing: vale per tutti i canali, ma soprattutto per WhatsApp”, commenta nella nota Alessandro Pogliani, Marketing Campaign Manager di Esendex. “Qualora non venisse adottata una corretta strategia di opt-in e opt-out, le aziende rischiano di veder diminuire il Punteggio di Qualità di Meta, con l’inevitabile conseguenza di vedersi poi applicate restrizioni nell’utilizzo del canale. Le potenzialità di WhatsApp Businesssono straordinarie, ma bisogna conoscerne le regole di utilizzo per evitare autogol e anzi vincere la partita”.