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Virtual Asset Service Provider: il Ministero dell’Economia e delle Finanze istituisce l’obbligo di iscrizione al registro dell’OAM. Bitpanda accoglie con favore la norma

La nuove regole sui requisiti di registrazione per i Virtual Asset Service Provider, come introdotti dal decreto del Ministero dell’Economia e delle Finanze italiano il 17 febbraio 2022, prevedono modalità e tempistiche con cui i prestatori di servizi relativi all’utilizzo di valuta virtuale e i prestatori di servizi di portafoglio digitale sono tenuti a effettuare la comunicazione al Ministro della loro attività, secondo quanto è previsto dalla quinta direttiva AML (AMLD5) dell’UE e dalle linee guida della Financial Action Task Force per le società del settore cripto. Si permetterà così di rafforzare l’integrità del mercato offrendo la necessaria certezza legale e normativa.

La fintech europea Bitpanda accoglie con favore queste nuove regole, in linea con il suo approccio distintivo a favore della regolamentazione. Bitpanda, infatti, si registrerà presso l’Organismo Agenti e Mediatori (OAM): il Ministero dell’Economia e delle Finanza ha infatti istituito, con apposito decreto, una sezione speciale del registro pubblico computerizzato, dedicato alla registrazione di tutti i soggetti che intendono esercitare i questi servizi, legati all’uso delle valute virtuali e ai portafogli digitali.

“Bitpanda è cresciuta molto negli ultimi anni e conta ora oltre 3 milioni di utenti in Europa”, ha commentato un una nota Orlando Merone, Country Manager per l’Italia di Bitpanda Italy. “Questa crescita è avvenuta sempre nel pieno rispetto di tutte le regole e perseguendo un approccio di business di lungo periodo, senza tattiche di breve termine”.

Con riferimento specifico alla nuova regolamentazione, Merone ha poi aggiunto: “L’Italia è un mercato chiave in Europa e siamo convinti che il 2022 possa essere un anno di svolta per il settore del fintech e, in particolare, per le piattaforme di investimento: le nuove regole, sia italiane sia europee, e il mutato contesto macroeconomico, permetteranno sempre di più all’investitore di vederci chiaro in un settore così cruciale per il futuro”.

Attualmente, Bitpanda vanta numerose licenze e registrazioni di autorità europee. È registrata infatti presso la Financial Market Authority (FMA) austriaca in linea con le leggi antiriciclaggio locali, così come presso la Autorité des Marchés Financiers (AMF) francese e secondo la legge PACTE. Bitpanda è così diventato un player conosciuto nel settore per il suo rispetto delle regole. La società e le sue sussidiarie hanno ricevuto diverse licenze: la licenza come istituzione di pagamento nel quadro delle normative europee PSD2 ad aprile 2019, la licenza EMI (Electronic Money Institution) a Marzo 2022 e la licenza MiFID II a febbraio 2021. Nel complesso, ciò ha permesso a Bitpanda di introdurre opzioni di pagamento innovative e digital asset al di là delle operazioni sulle cripto.

Inoltre, Bitpanda è pienamente compliant con l’AMLD5, direttiva che obbliga tutti gli operatori tramite le cui piattaforme vengono scambiate criptovalute, così come i fornitori di servizi di portafoglio per criptovalute, a seguire rigorosi processi di verifica del cliente nel quadro delle leggi anti-riciclaggio