UPA ha organizzato insieme a Google un webinar riservato alle aziende associate UPA dedicato ai tracciamenti digitali ‘post cookie di terze parti’. Lo sviluppo delle normative sulla privacy e la restrizione all’utilizzo dei cookie di terze parti annunciata da diversi browser sta creando, in attesa che prendano corpo nuove soluzioni, attesa e preoccupazione nel mercato pubblicitario.
Il webinar organizzato da UPA insieme a Google costituisce la prima di una serie di iniziative volte a presentare agli associati UPA lo stato dell’arte della definizione di nuovi standard, alternativi ai cookie di terze parti per il web e per il marketing digitale, con l’obiettivo di mantenere la fiducia nel mercato sulla pubblicità personalizzata e valutare gli scenari tecnologici che consentano il controllo dei consumatori sui propri dati, senza rinunciare all’efficacia dei tracciamenti di marketing per advertiser e publisher.
Il webinar è stato inoltre occasione per approfondire Privacy Sandbox, la proposta di Chrome all’industria per l’evoluzione dei tracciamenti digitali, la cui discussione avviene nel consorzio W3C dove sono ci sono rappresentanze dei principali player di mercato e associazioni relative all’advertising. UPA ha un contatto costante con il W3 Consortium attraverso Neodata Group, partner tecnologico del progetto Nessie.
“Siamo felici di collaborare con UPA per tenere aggiornata la community di inserzionisti italiani sullo sviluppo di alternative ai cookie di terze parti che rispettino la privacy degli utenti e condividere gli sviluppi delle proposte di Chrome Privacy Sandbox per il settore”, dichiara Nicola Roviaro, Head of EMEA Data Privacy Specialists Google.
“Questo webinar con Google è stato un primo passo importante nella valutazione del significato strategico della discontinuità dei tracciamenti digitali per gli advertiser, oltre che per l’intero mercato. Infatti oggi le aziende sono impegnate a definire quali presidi diretti mantenere sulle tecnologie e i dati per il marketing e l’advertising; dopo un periodo di forte accento sull’in-housing stanno emergendo in realtà soprattutto modelli ibridi di gestione della pubblicità programmatica, con un coinvolgimento maggiore delle aziende rispetto al recente passato e un importante ruolo consulenziale e operativo delle agenzie e di nuovi player. In questo contesto valutare oggi le modalità di costruzione delle audience di prima parte e i tracciamenti a prova di “cookie revolution” può generare nel medio periodo un vantaggio competitivo considerevole. Ne parleremo anche il 24 settembre e il 1° ottobre negli eventi Branding e-volution”, aggiunge Alberto Vivaldelli, Responsabile Digital di UPA.