Nell’anno 2020, le tecnologie connesse sono diventate una componente sempre più importante della vita delle persone. Ed è cresciuto significativamente anche l’utilizzo delle piattaforme social, dell’eCommerce, dello streaming, del podcast e del gaming. Il team di WE ARE SOCIAL ha approfondito e interpretato i dati italiani e globali del Report Digital 2021 pubblicato in collaborazione con Hootsuite, mettendo in luce le tendenze che impattano il modo in cui le persone si relazionano con i brand.
Se due settimane fa abbiamo approfondito i dati del report a livello globale, è ora la volta di analizzare i dati relativi all’Italia.
Anche a fronte di un lieve calo demografico, sono oltre 1 milione le persone che si sono connesse a internet per la prima volta nel corso del 2020, un incremento del 2,2% che ci fa superare la soglia ‘psicologica’ dei 50 milioni. Ancora più importante l’aumento sul fronte piattaforme social: oltre 2 milioni di nuovi utenti, un incremento quasi del 6% che fa raggiungere quota 41 milioni.
Gli smartphone sono presenti nelle tasche e nelle mani del 97% di noi, mentre 3 persone su 4 utilizzano computer desktop o laptop. Cresce anche il possesso delle console, pur in un anno in cui sono state rilasciate le prime (poche, per ora) next gen, e quasi raddoppia la penetrazione nelle case degli italiani di device per la smart home.
Siamo connessi per oltre 6 ore al giorno a internet, e passiamo quasi due ore sui social (il 98% di noi lo fa da dispositivi mobili), mentre continuano a essere rilevanti i periodi che passiamo a fruire di contenuti audio (una persona su 4 ascolta regolarmente i podcast) e gaming (oltre 4 persone su 5 giocano, a prescindere dai device preferiti), anche in virtù di avanzamenti nelle tecnologie infrastrutturali che hanno portato ad incrementi nelle velocità medie di connessione pari al 11% per il mobile e il 29% per il fisso.
Lo scenario per quanto riguarda i nostri comportamenti sulle piattaforme social presenta un interessante spunto soprattutto lato coinvolgimento: sono incrementate di 4 punti percentuali, infatti, le persone che dichiarano di aver partecipato attivamente al dialogo online, saltando dall’81% del 2020 all’85% registrato quest’anno.
Tra le piattaforme più utilizzate rimane forte la leadership degli ecosistemi Facebook e Google: YouTube, WhatsApp e Facebook superano tutti l’80% di adozione, seguiti da Instagram e Messenger. Interessanti però le crescite di TikTok (che raddoppia) e l’ingresso in ‘classifica’ di Telegram, piattaforma di messaggistica che fa della privacy uno dei suoi USP principali.
Rimangono tra le piattaforme preferite degli italiani anche Twich, ‘go-to’ per il mondo del live-streaming, specialmente per quanto riguarda il gaming, e Reddit, che recentemente ha fatto parlare di sé per aver speso tutto il budget marketing dell’anno in uno spot di solo 5 secondi durante il Superbowl.
E a proposito di spese, arriviamo a quello che possiamo definire come il vincitore del 2020: l’eCommerce. In Italia abbiamo speso il 24% in più rispetto al 2019 per quanto riguarda il macro-mondo dei consumer goods.
Elemento probabilmente più interessante, abbiamo riscontrato delle propensioni all’acquisto piuttosto simili per tutte le fasce d’età dai 16 ai 64 anni.
Prima del momento d’acquisto vero e proprio, rimangono estremamente rilevanti degli elementi di socialità derivanti dall’interazione con gli altri e i pareri degli altri, siano essi su siti di consumer reviews, piattaforme social vere e proprie, servizi di Q&A o forum.
Il ruolo delle social platform nel processo d’acquisto: sono sempre di più una vetrina per gli acquisti, sostituendo quelle ‘fisiche’ (non più raggiungibili nell’anno della pandemia) e, soprattutto, sono fonte d’ispirazione. I social network parlano a utenti ‘freddi’ e il loro ruolo è quello di cominciare a ‘scaldarli’; è per questo che sono fondamentali nella fase di ‘acquisition’: solo le piattaforme social possono parlare a milioni di persone affini e da una valida fase di acquisition tutto il sistema del brand trae vantaggio perché può anche portare gli utenti all’acquisto (spesso d’impulso e non preventivato).
I contenuti: in questo anno 2020 abbiamo scoperto l’importanza dei contenuti e che le persone sono disposte a pagarli, purché siano esclusivi e di qualità. La rilevanza è diventata la condicio sine qua non perché per i brand non è più sufficiente il semplice ‘presidio’ del canale, è necessario essere presenti con il cuore, prendere posizione, esprimere punti di vista concreti. La domanda crescente di contenuti, poi, apre nuove possibilità per i creator che possono autosostenersi grazie al contributo degli utenti. Insomma, come abbiamo detto nel titolo, gli italiani sono sempre più connessi e connessi meglio: la velocità consente di fruire di contenuti sempre più ‘pesanti’, cioè di qualità migliore e con modalità diverse: dallo streaming, alla radio online, dal podcast alla musica.
“Il 2020 ha accelerato l’evoluzione delle relazioni che le persone hanno con i canali digital e social. Che si tratti di connettersi con altre persone, di fruire di contenuti audio, di fare acquisti da mobile o di intrattenersi e giocare, è evidente che in un momento storico come questo gran parte della nostra vita si svolga attraverso queste piattaforme, che vengono utilizzate in maniera sempre più diversificata e consapevole. Per chi si occupa di marketing e per i brand sarà quindi cruciale intercettare e interpretare gli insight della cultura online per offrire alle persone un’esperienza rilevante”, commentano Gabriele Cucinella, Stefano Maggi e Ottavio Nava, CEO We Are Social.
I PRINCIPALI INSIGHT ITALIANI
Internet & Mobile
- sono più di 5o milioni gli utenti Internet su base giornaliera, la quasi totalità accede da mobile (93%);
- le persone trascorrono online 6 ore e 22 minuti al giorno, ma dedicano anche 1 ora e 4 minuti all’ascolto di musica in streaming, 49 minuti al gaming e 30 minuti alla fruizione di podcast;
- quasi tutti gli abitanti del nostro paese possiedono uno smartphone (97%);
- da mobile gli italiani utilizzano soprattutto app di messaggistica (94%), per l’intrattenimento e la fruizione di contenuti video (76%), per lo shopping (73%) e per l’ascolto di musica (54%) ;
- il gaming è un fenomeno ormai diffuso: più di 4 persone su 5 giocano online grazie a diverse tipologie di dispositivi;
- 1 italiano su 4 possiede uno smartwatch o un dispositivo wearable;
Social Media
- sono 41 milioni le persone attive sulle piattaforme social, 6 milioni in più del 2020: il 98% di loro accede da mobile;
- le persone trascorrono in media sui canali social quasi 2 ore del loro tempo giornaliero;
- la piattaforma social più attiva si conferma YouTube, seguita dalla famiglia di app di Facebook (Whatsapp, Facebook, Instagram e Facebook Messenger nell’ordine);
eCommerce
- in un anno senza precedenti, che ha visto le persone trascorrere in casa la maggior parte del loro tempo, cresce il numero degli Italiani che hanno visitato siti di eCommerce (94%) e che hanno effettuato acquisti online (80% e 47% da mobile);
- 1 persona su 3 cerca sui canali social informazioni sui brand d’interesse.