Il 15 e il 16 novembre la nuova edizione di IAB Forum racconterà come ‘decodificare il cambiamento’ in quest’epoca in cui il digitale continua a proporre nuovi fenomeni. TEADS e HAVAS MEDIA GROUP parteciperanno a questa narrativa con un workshop, martedì 15 novembre alle ore 15.00, che indagherà il presente e il futuro delle metriche media, e del nuovo paradigma che si sta affermando nella considerazione dell’efficacia di una campagna online attraverso le metriche di Attenzione.
Reach e Viewability sono standard che per molto tempo sono stati gli unici e indiscussi indicatori per le performance dell’advertising digitale, sia video sia display, ma gli strumenti a disposizione oggi impongono nuovi metodi attraverso cui fare previsioni qualitative sui risultati delle attività pubblicitarie. Antonella La Carpia, VP Global Marketing di Teads, e Guido Surci, Chief Sports & Intelligence Officer di Havas Media Group, entreranno nel merito del funzionamento di questo nuovo scenario che sta innovando le strategie di media planning, approfondendo le evidenze rilevate dallo studio ‘Trinity Project’ ed esplorando le modalità attraverso cui queste nuove metriche forniscono un nuovo punto di vista sull’interazione del consumatore con la comunicazione.
“Lo studio Trinity Project ha evidenziato che metriche di Attenzione sono affidabili al 90% nel prevedere i risultati di sales lift e offrono previsioni sul ROI con un’accuratezza superiore del 180% rispetto a quelle ottenute con la viewability. Rappresentano uno strumento che permette di potenziare le capacità di planning e affinare le aspettative rispetto agli investimenti, segnando una vera rivoluzione qualitativa all’interno dell’acquisto del media digitale”, commenta nella nota Antonella La Carpia.
“Il Gruppo da inizio anno sta implementando i propri strumenti, anche attraverso partnership come quella con Teads o con Lumen Reserach, per pianificare, misurare, acquistare e ottimizzare i media digitali sulla base dell’attenzione. Questa metrica più consumer centric è ormai integrata nel nostro sistema operativo Mx (Media Experience), una metodologia che crea media experience. Mx fa del suo punto di forza la focalizzazione sui canali più rilevanti per il consumatore, migliorando l’esperienza dell’utente, il suo legame con il brand e in definitiva i risultati di business”, aggiunge Guido Surci.