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Subito una connessione di qualità per tutti. E non abbassare lo sguardo di fronte al potere delle Big Tech. La lettera di Sir Tim Berners-Lee per i 32 anni del web

Il world wide web spegne 32 candeline: il termine, coniato dall’informatico britannico Tim Berners-Lee, passato poi alla storia come il padre della rete e di una delle invenzioni più rivoluzionarie della storia della specie umana, diventa l’occasione per la pubblicazione di una lettera aperta, firmata dallo stesso Sir Lee e da Rosemary Leith, co-fondatrice della Web Foundation, che promuove il web gratuito e aperto per tutti, per riflettere sulle potenzialità di internet ancora inespresse e su quanto c’è ancora da fare per connettere davvero tutti, soprattutto i più giovani.

“Quest’anno celebriamo questa ricorrenza valorizzando nove giovani il cui lavoro dimostra questo incredibile potenziale. Le loro storie mostrano come, nelle mani di questa generazione, il web possa aiutare a superare alcune delle grandi sfide dell’umanità“, scrivono i due autori nella lettera.

Il documento riporta anche le stime dell’Alliance for Affordable Internet (A4AI), un’iniziativa della Web Foundation: ha calcolato che 428 miliardi di dollari di investimenti aggiuntivi in dieci anni fornirebbero a tutti una connessione a banda larga di qualità. Equivale a soli 116 dollari a testa per i 3,7 miliardi di persone che rimangono offline oggi.

I ragazzi menzionati da Berners Lee nella lettera sono sono Avi Schiffman (Usa, fondatore della nCov2019.live); Chelsea Slater (Gb, fondatore InnovateHer), Froilan Grate (Filippine, attivista ambientale); Hera Hussain (Gb, fondatore Chain); Ian Mangenga (Sud Africa, fondatore Digital Girl); Peter Okwoko (Uganda, fondatore Takataka Plastics); Salvador Camacho (Messico, fondatore GGWP); Savena Surana e Arda Awais (Gb, fondatori Identity 2.0).

Nel documento viene inoltre ricordato come una su tre persone di età compresa tra i 15 e i 24 anni non hanno accesso a Internet affatto, mentre due terzi delle persone di età inferiore ai 25 anni – 2,2 miliardi – non accede a Internet da casa. Nei paesi a basso reddito, solo il 6% dei giovani ha accesso a Internet da casa. Nella lettera, Berners-Lee sottolinea inoltre il tema delle minacce e abusi online, della disinformazione e dei contenuti pericolosi che mettono a rischio i giovani e possono spingerli offline. In particolare, l’85% delle donne ha sperimentato o assistito a episodi di violenza, le donne più giovani sono le più colpite.

E fa un appello alle aziende tecnologiche a costruire prodotti e servizi che rispettino i diritti dei giovani e ai governi a promuovere leggi efficaci che impongano alle aziende di rendere conto della creazione di prodotti e servizi responsabili. Il riferimento ai GAFAGoogle, Apple, Facebook, Amazon – è traparente ma la preoccupazione è più ampia, e si allarga ai nuovi social. Da TikTok in giù, e a tutti coloro che potrebbero essere in grado, per forza economica o politica, di interferire con l’evouzione futura ‘grande sogno’ rappresentato dal web.

“È tempo di impegnarci a fornire il web che vogliamo per il mondo che vogliamo, per questa generazione di giovani e per quella che deve ancora venire”, è la conclusione, che suona più come un auspicio, della lettera.