Interactive

Scibids analizza l’impatto sui brand dell’utilizzo degli algoritmi personalizzati basati su AI technology

Michele Marzan, Country Director Italia Scibids

Il 2022 è stato un anno di difficile lettura per brand e retailer, che, a causa della situazione contingente, hanno dovuto fare i conti con una diminuzione della fiducia e del potere di acquisto di gran parte della propria audience di riferimento. Similmente stanno man mano sparendo i dati sulle abitudini dei consumatori, utilizzabili per poter ottimizzare le campagne adv e questo scenario rimarrà di stretta attualità anche in questo 2023. Con i budget marketing in calo sarà fondamentale avere degli strumenti in grado di agevolare il raggiungimento di KPI precisi.

Durante l’anno appena concluso Scibids, technology player con focus sullo sviluppo di soluzioni di Intelligenza Artificiale per aumentare il ROI del marketing digitale nel rispetto della privacy del consumatore –  già socio di IAB Italia – ha consolidato la propria presenza sul mercato italiano, arrivando a collaborare con 7 agenzie media e 34 brand, per un totale di 960 campagne annue, con una media di 80 campagne al mese.

Numeri importanti, raggiunti grazie alla versatilità della tecnologia dell’azienda, utilizzabile facilmente anche senza alcuna competenza di programmazione da parte dell’utilizzatore finale, e quindi perfetta per integrarsi all’interno di modelli di business preesistente. Gli algoritmi di intelligenza artificiale personalizzabili, infatti, possono essere adottati in maniera trasversale sulle principali DSP di mercato fra cui DV360, XandrTheTradeDesk, MediaMath, YouTube.

“La mission di Scibids è quella di aiutare i brand a ottenere il massimo dalla loro spesa per i media digitali e creare strategie scalabili e sostenibili in grado di rispondere al meglio alle sfide di quest’anno”, afferma nella nota Michele Marzan, Country Director Italia di Scibids. “Grazie alle grandi competenze del nostro team internazionale aiutiamo i marketer a cogliere al meglio le opportunità del mercato, mettendo loro a disposizione una tecnologia che consente ad esempio un aumento del 30% sui KPI di conversione di una campagna eCommerce, rendendo i dati proprietari e di misurazione di brand e retailer utilizzabili nel processo di acquisto del media; analoghe performance si ottengono in ambito di KPI di brand equity”.

Basandosi su tutte le variabili disponibili a livello di log level data delle DSP, inoltre, gli algoritmi personalizzabili del technology player permettono una maggiore selettività nell’utilizzo del media buying, generando come conseguenza positiva un aumento medio degli investimenti pubblicitari del +20%.

Fondamentale anche l’ottimizzazione garantita in termini di tempo speso, con un risparmio di almeno il 50% del monte ore dedicato dai trader alla gestione delle campagne. In questo modo è possibile concentrarsi su attività di maggior valore, come lo studio di nuovi KPI e l’integrazione negli algoritmi di dati di prima parte, che grazie a Scibids possono ottimizzare i processi di media buying in tempo reale sfruttando nuovamente l’integrazione nelle DSP.