Il progetto si inserisce in una più ampia strategia aziendale di refurbed – il mercato online di prodotti ricondizionati – che si presenta ora come un business circolare che consente ai consumatori di riconsegnare i dispositivi che non vengono più utilizzati per re-immetterli nella catena produttiva, generando così nuovo valore.
Il servizio è da oggi disponibile anche in Italia con l’obiettivo di offrire agli utenti la possibilità di dare una seconda vita ai propri dispositivi, estendendone il ciclo di vita e riducendo al minimo la produzione di nuovi rifiuti elettronici e la creazione di domanda di nuove risorse.
A pochi giorni dalla celebrazione dell’International E-Waste Day, la giornata mondiale dedicata alla sensibilizzazione verso un corretto smaltimento dei Rifiuti di Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche (RAAE), refurbed intende sottolineare il proprio impegno nella lotta alla minimizzazione dei rifiuti elettronici, che rappresentano una delle maggiori sfide ambientali attuali.
Con l’ingresso di questo servizio, refurbed inaugura un nuovo capitolo nel proprio percorso di azienda circolare, offrendo ai clienti un’ulteriore possibilità di rivolgersi alla piattaforma per generare nuovi cicli di vita su prodotti già esistenti. Inoltre, il servizio fa parte del progetto di crescita aziendale reso possibile con l’ottenimento di un round di finanziamento di Serie C nel novembre 2023, con 54 milioni di euro raccolti.
Come funziona il servizio
Per usufruire del servizio, bastano pochi minuti da dedicare alla valutazione delle condizioni dei dispositivi tramite un apposito form presente sul sito. Una volta ottenuti i risultati, refurbed si occuperà di generare un’etichetta di ritiro così che i clienti possano spedire la merce senza alcun rischio o costo aggiuntivo. I prodotti saranno successivamente inseriti in processi di ricondizionamento e rivendita o, in alternativa, le singole parti saranno utilizzate e riciclate per ricondizionare ulteriori dispositivi.