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Red Bull e Smyle lanciano ‘Metropolis’, il primo grande evento competitivo del gaming firmato da Cities/Skylines

Red Bull ha stretto una partnership con l’agenzia creativa Smyle per il lancio di Red Bull Metropolis, il primo torneo di gioco competitivo basato su Skylines, il gioco di costruzione di città di Paradox Interactive Cities. Il torneo virtuale di sei ore di Metropolis si è svolto il 21 agosto, a partire dalle ore 16 GMT.

L’evento ha visto sfidarsi quattro importanti creator della community di Cities/Skylines: Biffa, Quill, RTGame e The Spiffing Brit, invitati a completare una serie di compiti a tempo a tema di pianificazione urbana, nei cinque round previsti, su mappe realizzate ad hoc. I contendenti con il punteggio più alto sono quindi stati promossi a un round finale per decidere il campione assoluto della Red Bull Metropolis.

Smyle e NJ Live hanno fornito il supporto per il torneo e l’online show in diretta streaming su Twitch e YouTube, oltre all’acquisizione e alla trasmissione di video, e sono stati anche responsabili della creatività, della produzione pre-evento e delle specifiche tecniche. Smyle e NJ Live hanno inoltre progettato le mappe personalizzate del torneo insieme al publisher di Cities:Skylines e alla relativa community.

L’evento è stato trasmesso in diretta sui canali ufficiali di Red Bull su Twitch e su YouTube, oltre che sul canale personale di ogni creator in gioco, offrendo agli spettatori la possibilità di partecipare sia guardando l’evento sul canale principale di Red Bull, con i game challenge, le interviste e le analisi di esperti, il tutto guidato da un presentatore, o dal punto di vista del loro creator preferito, seguendo ogni sua mossa e ogni strategia di gioco.

Alec Eve, project manager di Smyle, ha dichiarato in una nota: “Siamo stati entusiasti di lavorare a questo evento innovativo e rivoluzionario. Questa è la prima volta che un gioco come Cities:Skylines viene trasmesso in questo modo, portandolo nel regno degli eSport. Il nostro obiettivo è trasformare un torneo come questo, che normalmente non possiede un elemento competitivo, nella sua versione ‘challenge’. Vogliamo coinvolgere sia i giocatori abitali, sia coloro che in condizioni normali non parteciperebbero al game”.