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Quiqueg presenta Yumi, l’app che aumenta le energie positive in azienda

In tempi di smart working per i manager delle aziende è difficile capire se i team che lavorano a distanza stanno funzionando bene, se sono produttivi e se l’energia circola bene anche da lontano. Yumi è la nuova app che consente alle aziende di monitorare il livelli di energia nei vari gruppi di lavoro e di intervenire in tempo reale con correttivi, miglioramenti e stimoli positivi.

I dipendenti che usano Yumi devono dedicare solo un minuto, un minuto e mezzo al giorno per analizzare, in modo semplice e intuitivo, la propria giornata lavorativa, valutando la qualità di interazioni e riunioni e scegliendosi colleghi come coach capaci di fornire feedback sulla qualità del lavoro e delle relazioni interpersonali. L’insieme di tutti i dati aggregati fornisce all’azienda una panoramica di come stanno andando le cose e di dove si può intervenire, con rapidità e garantendo l’anonimato alle persone.

L’agenzia milanese QUIQUEG è stata chiamata lavorare sull’immagine coordinata di Yumi, disegnando il nuovo sito internet, predisponendo tutti gli strumenti per la comunicazione della startup e inventando un modo di comunicare fresco e immediato che consenta di far comprendere bene il funzionamento dell’app.

Protagoniste dell’immagine di Yumi sono vivacissime illustrazioni che combinano la componente umana (un tratto impreciso, volutamente fluttuante) con la precisione dei dati aggregati che le interazioni generano (cerchi colorati dai colori brillanti). Un’iconografia moderna e riconoscibile che esemplifica il payoff del brand: ‘From people to data. And back.’.

Yumi verrà presentata alla stampa e alle aziende il 28 maggio alle 17 con un evento online, in collaborazione con CCI France Italie Camera di Commercio, a cui è possibile partecipare registrandosi al link: https://www.chambre.it/eventi/eventi-futuri/e/event/les-matinales-de-la-chambre-6.html

Al progetto hanno lavorato Irene Bruni come strategic planner, Eleonora Petrolati come graphic designer, Carlotta Schoen come copywriter e Marco Andolfato come account.