“Se pensate anche a tutto quello che è successo e che succederà nel mondo dei dati, incluso le implicazioni politiche dei cookie e tutta la tematica legata al valore della brand safety soprattutto in ambienti UGC, è un momento davvero delicato ed importante dove si riscontrano grosse opportunità per chi è pronto ad offrire un servizio di qualità”, ha esordito Dario Caiazzo, Managing Director di TEADS, nell’incontro con la stampa di giovedì 8 gennaio, che è stata l’occasione per illustrare il contesto attuale in cui Teads si muove e le novità in serbo per quest’anno.
“Quello che cerchiamo di fare noi, ormai da un po’ di anni a questa parte, è di creare un ecosistema di pubblicità online che sia sostenibile. Sostenibile per tutti gli attori che fanno parte della filiera”, ha aggiunto. “Lavoriamo per gli utenti, affinché possano fruire di una pubblicità non invasiva, in una condizione di totale controllo della esperienza di advertising. Garantiamo agli advertiser formati impattanti, qualitativi e visibili che possano davvero dare valore aggiunto alle loro strategie e che possano dare le garanzie di un posizionamento 100% ‘safe’ per i loro valori di marca”.
Ed è in questo ambito che si registrano il crescente criticità verso i cosiddetti ‘Walled Garden’, piattaforme dotate di un sistema chiuso che risulta limitante poiché esercitare un vero e proprio controllo è molto complicato in quanto non è possibile inserire un verificatore di terza parte.
“Ci sono sicuramente dei vantaggi ma anche delle problematiche, come quelle legate alla brand safety o all’utilizzo dei dati degli utenti”, ha sottolineato Caiazzo. “Quando ci sono contenuti generati da utenti è anche molto difficile controllare la qualità di contenuti stessi. Inoltre l’attention span che i social media ricevono è sempre più breve – le ricerche mostrano una media di 1,7 secondi – il che rende difficile o impossibile veicolare efficacemente il messaggio pubblicitario”.
In alternativa ai Walled Garden, come è noto, esiste l’Open Web, che consente di integrare tutte le tecnologie che si desiderano. Anche in questo caso ci sono però degli aspetti negativi, poiché molto spesso bisogna far parlare tra di loro tecnologie diverse. Ci può essere quindi una perdita di dati e – anche in questo caso – si rischia di andare su siti con contenuti non propriamente attendibili.
“Per noi la soluzione più adatta potrebbe essere definita “Curated Garden”, ha proseguito il Managing Director di Teads “con delle barriere e, quindi, dei vincoli poiché legato a publisher premium, ma con alla base una solida struttura tecnologica proprietaria che garantisce la sicurezza di parlare un unico linguaggio, in ambiente safe e dando la possibilità di poter controllare ogni attività”.
Ora, Teads si prepara anche un lancio importante: “Proporremo anche una soluzione creata apposta per dimostrare al mercato che i contenuti editoriali funzionano meglio dei contenuti social da un punto di vista di attenzione e di performance di campagna”, ha annunciato Caiazzo. “Una soluzione che verrà implementata entro quest’anno”.
Teads è nata come come top player del video advertising online, fornendo una soluzione alternativa al classico pre-roll. Oggi il video advertising outstream rappresenta oltre il 40% della spesa europea video. Oltre al mercato, cresce anche la piattaforma tecnologica e l’offerta dell’azienda e la suite di formati si è estesa, offrendo non più solo video ma anche formati display e performance.
“Teads ha conosciuto una crescita costante negli ultimi anni”, ha commentato Casazza. “Pur in assenza di dati ufficiali, che saranno rilasciati a Marzo, possiamo già dire che siamo cresciuti globalmente del 35% YoY nel 2019. ovviamente i valori sono più alti là dove la nostra presenza è più recente, come gli USA e i mercati APAC, ma anche l’Italia ha tenuto pienamente il passo con questa dinamica positiva. Siamo al terzo posto Europa come Country”.
Il mercato, infine, sta evolvendo sempre più velocemente: la prossima rivoluzione attesa è l’ingresso in un’era totalmente cookieless. Alcuni browser come ad esempio Safari ha già iniziato ad adeguarsi a queste nuove guidelines: probabilmente il 70%-80% dei cookie che oggi vengono tracciati per fare campagne di retargeting, o comunque per sapere quelli che sono i comportamenti e la storia di navigazione dell’utente, non potranno più essere utilizzati. “Ovviamente Teads è già pronta anche su questo fronte”, ha concluso Caiazzo. “Abbiamo studiato delle soluzioni alternative, ad esempio di tipo semantico, che hanno comunque pari efficacia ed efficienza. Questo è uno cambiamenti che avranno il maggior impatto sul futuro del nostro settore”.