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‘Nuovi modelli di business per i creator nel Web3’: Gianluca Perelli parla di metaverso e influencer aumentati

L’intervento ‘Influencer Aumentato: nuova umanità e nuovi modelli di business per i creator nel Web3’ ha visto sul palco del Teatro Parenti, all’evento UPA, il CEO di Buzzoole, Gianluca Perelli, che ha lanciato uno sguardo trasversale a quello che sarà il futuro, non molto lontano, dell’influencer marketing.

Nel corso del suo intervento è stato anche presentato un video per mostrare, per la prima volta in pubblico, Zaira, la Meta Influencer creata da Buzzoole; una realizzazione in realtà virtuale che è stato anche l’occasione per introdurre il metaverso, un argomento di cui si continua a parlare molto, ma che è ancora alla ricerca delle applicazioni pratiche vincenti. Una di questa è proprio legata al comparto dell’influencer marketing.

Tra 5 anni faremo la prima migrazione di massa sui metaversi, secondo quello che racconta Mark Zuckerberg: gli influencer andranno a modificare il modo in cui noi vivremo il Metaverso e il Metaverso modificherà la professione dell’influencer. Queste, in estrema sintesi, la posizione espressa da Perelli, che ha tratteggiato la migrazione in atto, da Creator Economy a Community Economy. Infatti, l’Influencer Marketing prevede ancora largamente di relegare le audience a un ruolo sostanzialmente passivo: d’accordo l’engagement, ma lo posizioni reciproche sono abbastanza tradizionali. Uno guarda e l’altro agisce, alla fine. Le audience sono state ‘promosse’ al ruolo di follower, ma l’attività indotta è davvero scarsa.

In una nuova economia circolare, digitale e partecipativa, invece, vengono promosse le DAO (Decentralized Autonomous Organization) e le infinite (quasi) potenzialità legate ai tanti livelli di integrrazione possibile, dalla distribuzione dei token al ‘play to earn’, dal coinvolgimento nei processi decisionali alle esperienze dedicate. In questa creazione bidirezionale di valore sono coinvolti tutti: dai creator alle community, agli stessi token e ai loro potenziali utilizzi.

E in questa eviluzione del marketing, della customer centricity allo human-to-human, anche l’influencer viene trasformato e diventa un ‘influencer aumentato’, non più soggetto alle regole della community, ma parte dell’esperienza stessa, comunque lo si voglia identificare, reale e fisco, o digitale e virtuale. O chissà, metà e metà…

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