Offrire una comprensione più profonda e più intima della Gen Z attraverso la musica, i podcast, le playlist e le community che formano la colonna sonora della loro vita: questo è il compito attribuito alla ricerca ‘Culture Next 2023’ di Spotify, resa pubblica oggi. Si inizia dai numeri degli ascolti, che mostrano come nella prima metà del 2023 la generazione Z ha ascoltato oltre 560 miliardi di canzoni e più di 3 miliardi di episodi di podcast, con un aumento questi ultimi del 76% rispetto al 2022, diventando così la categoria di Spotify in più rapida crescita.
Legare con un amico o una persona cara attraverso la propria musica preferita può aiutare a comprendere meglio l’altro e anche se stessi. Ma l’apprendimento e la scoperta di nuovi contenuti audio sono solo una parte dei motivi per cui la Gen Z è così coinvolta su Spotify. Grazie a mix musicali, editoriali e personalizzati, e a funzioni come Blend, Niche Mixes e DJ, Spotify aiuta la Gen Z non solo a scoprire nuova musica e nuovi podcast, ma anche a esplorare al meglio i contenuti, affidandosi così a queste funzioni personalizzate più di qualsiasi altra generazione.
Di seguito, alcuni dei dati culturali più interessanti usciti dalla ricerca:
- Il 76% dei Gen Z in Italia concorda sul fatto che Spotify avvicina le persone alla cultura.
- Il 78% dei Gen Z in Italia è d’accordo sul fatto che ‘la velocità culturale di oggi sta accelerando la crescita creativa’,
- Più della metà (52%) dei Gen Z in Italia ritiene che i podcast li avvicinino allo zeitgeist, la cultura contemporanea, più di qualsiasi altra forma di media.
- Il 58% ritiene che i podcast siano più affidabili rispetto ad altre forme di media, perché sono rappresentativi di voci e punti di vista maggiormente diversificati.
- Il 42% prevede che le influenze culturali future saranno plasmate più dai mercati emergenti che dalle superpotenze globali.
Approfondendo la ricerca sui contenuti podcast, è emerso che il 38% dei Gen Z in Italia ha ascoltato un podcast a una velocità superiore al normale (1x) nell’ultimo anno, più dei Millennials (37%), mentre due terzi dei Gen Z (66%) dicono che i podcast insegnano loro tematiche che vorrebbero aver imparato a scuola. D’altro canto, i Gen Z scoprono contenuti podcast a un ritmo più che doppio rispetto a qualsiasi altra generazione.
Per quanto riguarda la musica, la ricerca ha mostrato che la Gen Z ha rappresentato il 65% del totale nella condivisione di playlist Blend in Italia, connettendosi quindi più profondamente con i propri amici. Successo anche per l’introduzione della AI, che ha visto, dal febbraio 2023, l’AI DJ di Spotify utilizzata dai Gen Z per ascoltare in streaming oltre 1,5 miliardi di minuti di musica e raccomandazioni a livello globale.
Interessante inoltre che il 59% dei Gen Z italiani ha ascoltato canzoni ‘accelerate’ rispetto all’originale, molto più dei Millennials (fermi al 38%). Un altro dato significativo, infine, è relativo al fatto che l’87% dei Z in Italia dichiara di apprezzare la musica cantata in lingua straniera, un aumento significativo rispetto al 2021, quando solo il 62% si era espresso nello stesso modo.
In altre parole, i Gen Z usano Spotify per immergersi nella cultura, sempre più internazionale, e anche per conoscere meglio sé stessi, i creator e il mondo che li circonda: ritengono infatti che su questa piattaforma possono andare alla scoperta di novità in maniera affidabile.
L’ultimo dato degno di nota riguarda l’advertising: 44% degli Z in Italia afferma di fidarsi di più delle pubblicità ascoltate su Spotify rispetto a quelle che può vedere sui social media.