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Nasce WayPoint, la guida alla digitalizzazione per la Pubblica Amministrazione Locale

Stefano Mantovan, CEO WayPoint

WayPoint Srl entra nel mercato dei servizi informativi per la PA italiana, con un approccio basato sull’affiancamento strategico digitale, fatto di supporto specialistico e formazione per gli Enti pubblici. Un’azienda composta da professionisti con esperienza ventennale nel pubblico, consulenti e imprenditori che hanno vissuto la PA da più prospettive, capaci quindi di guidare le scelte in modo strategico e supportare l’ottimizzazione di processi e budget, aiutando gli amministratori a orientarsi al meglio in una pletora di norme e player di mercato. L’azienda opera oggi, principalmente, nel quadrante Nord-Ovest del Paese.

“Siamo una realtà nuova, giovane e dinamica, e ci teniamo a porci come un vero partner a fianco delle Amministrazioni Locali, indipendenti dagli attori del mercato, per realizzare insieme progetti concreti” – commenta nella nota Stefano Mantovan, CEO di WayPoint, che spiega anche il naming scelto per l’azienda: “WayPoint è, letteralmente, il ‘segnavia’, l’indicatore della giusta strada da seguire, e noi ci diamo il compito di esserlo lungo il cammino verso la digitalizzazione della PA”.

La mission di WayPoint è accompagnare i Comuni verso il raggiungimento dei propri obiettivi, attraverso una riorganizzazione tecnologica che renda gli Enti efficienti, digitali, trasparenti e al passo con i tempi.

“WayPoint nasce per fornire un supporto strategico alla Pubblica Amministrazione nel processo di digitalizzazione, in modo tale da favorire lo sviluppo di un ecosistema digitale efficace, a vantaggio dei cittadini, delle imprese, delle istituzioni stesse, di tutta la società – aggiungono Cristiano Fornaro e Andrea Banfi, rispettivamente Sales Director e Business Strategist di WayPoint – ci definiamo ‘architetti digitali’ perché contribuiamo alla riprogettazione dei sistemi informativi, agendo da project manager, guide e facilitatori, in un percorso oggettivamente complesso ma oggi cruciale”.

La strada verso il completamento degli obiettivi della transizione digitale è, infatti, ancora lunga: da un lato, l’Italia ha il merito di essere in cima alla lista tra le nazioni europee in materia di realizzazione degli interventi previsti dal PNRR, avendo già completato il 17% delle milestone e dei target previsti, contro, ad esempio, il 10% di Spagna e Francia. D’altro canto, però, secondo recenti dati dell’Osservatorio Agenda Digitale della School of Management del Politecnico di Milano, il cosiddetto Digital Maturity Index non sarebbe ancora soddisfacente e il nostro Paese si attesterebbe in 22° posizione sui 27 dell’UE per sforzi compiuti nell’attuazione dell’Agenda Digitale e in 20° per risultati ottenuti.